Il ricordo di don Vincenzo Simeoli nelle parole del nipote

Grazie Signore per averci fatto incontrare zio Enzo (Don Vincenzo), una persona semplice e laboriosa che ci ha dimostrato che vivere secondo lo stile Francescano è sempre possibile, anche ai nostri giorni.

Grazie a tutti Voi … … Agostino … Ravì …. tutti … grazie a tutti,

per essere stati SEMPRE accanto a zio Enzo (Don Vincenzo), sia prima che durante la malattia, sono sicuro che lui ha sentito tutto il vostro calore, anche in queste ultime ore in cui è stato in ospedale a consumare il suo Calvario.

A tal proposito il pensiero non può non andare a tutti i malati che sono in solitudine, e che per motivi vari, compresa la pandemia, non possono ricevere la carezza dei propri amici, la carezza dei propri familiari e che non possono ricevere il conforto di un Religioso.

Cosi come pure il pensiero non può non andare al personale ospedaliero che cerca di sostituirsi a queste carezze mancate, a queste carezze negate.

Grazie a tutto il personale ospedaliero …. danno da bere agli assetati …

Ed è bello ricordare, ancora una volta, che lo Zio correva sempre in ospedale… in ogni circostanza… bello o cattivo tempo… giorni feriali e giorni di festa … in salute ed in malattia …. Noi gli dicevamo: Zio perché non ci vai domani, oggi non è il caso, riposati … vacci domani …. Lui sempre rispondeva “NO … ci VOGLIO andare …, voglio andare a soffrire con i malati”… il Calvario.

E’ bello ricordare come in occasione della celebrazione dei suoi 25 anni di sacerdozio, (lui contava i suoi anni dalla data in cui era diventato Sacerdote) nell’aprile del 2012, assieme ad una medaglietta di San Costanzo, Don Vincenzo consegnò questa Sua Preghiera:

“sulla via dolorosa che conduce al Calvario, Signore, Ti chiedo di esserTi compagno.”

Ciao Zio Enzo