Il Signore è Risorto! Alleluia!

Mons. Alfano in visita alle Monache Benedettine

In questo tempo di emergenza coronavirus il grido di gioia della Pasqua, il grido esultante della vittoria sul male, della luce che squarcia le tenebre, della vita che vince la morte, sembra inopportuno, il dolore, la sofferenza, i disagi, la solitudine degli anziani, i tanti che hanno perso il lavoro, il sentirsi in gabbia, il non poter uscire, l’essere privati della partecipazione alle celebrazioni religiose, il grido forte del mondo, di chi muore da solo in un letto di ospedale, sembra essere più forte dell’annuncio pasquale.

Eppure la luce del Risorto brilla nelle nostre case, nelle strade deserte del nostro paese, nelle lunghe code ai supermercati, nelle corsie degli ospedali, e illumina ogni piccolo frammento, ogni angolo di questo mondo martoriato da questa pandemia.

Le misure restrittive che ci hanno costretto e che ci costringono ad abitare le nostre case, hanno trasformato queste clausure forzate, in chiese domestiche. Questo è un miracolo dell’Amore.

Tanti in prima linea come medici, infermieri, sacerdoti, religiosi hanno dato la vita per assistere gli ammalati contagiati dal virus. Questo è un miracolo dell’Amore.

Tanti si stanno prodigando per chi è nel bisogno, tanti altri stanno donando fondi per costruire ospedali, per provvedere al materiale medico. C’è tanta solidarietà, tanta generosità. Questo è un miracolo dell’Amore.

Tanti stanno riscoprendo i veri valori, gli affetti familiari, il dono dell’amicizia, la potenza della preghiera, la bellezza della condivisione, la capacità curativa del perdono, tante cose, troppe cose abbiamo dato per scontate, oggi invece stiamo sperimentando che tutto è dono, tutto è grazia. Questo è un miracolo dell’Amore.

La Passione e la Morte in Croce del Nostro Salvatore Gesù Cristo ha dato al mondo la salvezza. Questo è l’Amore.

Nella II Domenica di Pasqua dedicata alla Divina Misericordia, la liturgia ci fa contemplare la figura di San Tommaso, lo sentiamo nostro amico, uno di noi. Quante volte abbiamo sentito il bisogno di toccare con mano, di vedere con i nostri occhi, di sentire con le nostre orecchie prima di poter credere a quello che ci veniva detto. Tommaso ci prende per mano e ci conduce nelle ferite dell’Amore, dove tutto ha senso, dove le domande e i perché, i dubbi e le resistenze lasciano spazio all’abbandono fiducioso. La vera forza affonda le radici nella certezza di essere figli amati. Il bambino stretto nelle braccia del padre non teme nulla, non si fa domande, sa che qualunque cosa succederà lui è al sicuro. Questo è il miracolo dell’Amore.

Questa II domenica di Pasqua 19 Aprile 2020, è stata per la nostra comunità una domenica molto speciale, una domenica baciata dalla grazia, il nostro carissimo arcivescovo Mons. Francesco Alfano ci ha fatto dono di celebrare la Santa Messa nella Cappella del nostro monastero, dopo tanto digiuno eucaristico trovarsi riunite intorno alla mensa, riassaporare il fascino e la bellezza dell’essere comunità, il mistero velato e svelato dalla Parola proclamata e commentata, il sentirsi parte di un’unica grande famiglia, ricordare quelli che ci hanno preceduto nel Regno dei Cieli e ora godono della visione beatifica, unire le nostre voci nel canto di lode, celebrare con tutti, per tutti, insieme a tutti voi, pur lontani e distanti, facendo di un piccolo altare la mensa del mondo e sentirsi fratelli di un unico Dio. Questa è stata la nostra Pasqua.

Le Benedettine del Deserto