Gragnano. Il 29 aprile 2025, più di 450 studenti dell’Istituto E. Ferrari di Castellammare di Stabia hanno vissuto una “lezione” speciale, diversa da tutte le altre: non in un’aula, ma nella parrocchia di Sant’Erasmo a Gragnano; non con un professore, ma con il loro Vescovo, anzi con più voci, più cuori, più sguardi rivolti al futuro. L’arcivescovo Francesco Alfano, pastore dell’Arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia, ha incontrato i giovani in un appuntamento che ha saputo unire spiritualità, ascolto e partecipazione attiva, sul tema: La Pasqua nel cuore del Giubileo.
Gli studenti non sono rimasti spettatori. Si sono presentati al Vescovo con una lettera corale, intensa, viva, che raccontava chi sono davvero: le loro fatiche quotidiane, le paure che non si confessano facilmente, le critiche verso un mondo che spesso non li capisce, ma anche i sogni che brillano negli occhi e la voglia autentica di esserci, di contare, di cambiare le cose. È stata una lettera sincera, diretta, piena di domande e speranze, che ha lasciato il segno nel cuore del loro pastore.
L’incontro non è stato un episodio isolato, ma il frutto di un cammino costruito passo dopo passo dal docente di religione Gennaro Comentale, che, con passione e dedizione, ha guidato gli studenti in un percorso di preparazione. Al suo fianco, il prezioso supporto di don Nino Lazzazzara, referente del Sinodo e del Giubileo, che nei mesi precedenti ha saputo parlare al cuore dei ragazzi, aiutandoli a scoprire — con parole semplici e vere — cos’è il Giubileo, perché oggi è così importante, e che senso può avere, per un giovane, parlare di perdono, di misericordia, di rinascita.
Da queste domande — vere, dirette, cariche di vita — è nato un dialogo intenso e coinvolgente con gli ospiti presenti: il Vescovo Francesco Alfano, don Nino Lazzazzara e don Luigi Milano, parroco del Carmine di Castellammare e referente della Mensa Solidale. A ciascuno di loro i ragazzi hanno rivolto interrogativi profondi, talvolta scomodi, sempre autentici. Perché quando i giovani si sentono ascoltati per davvero, non si tirano indietro: si aprono, si mettono in gioco, mostrano tutta la forza e la lucidità del loro pensiero.
Quella di oggi non è stata solo una mattinata “diversa”. È stata una vera lezione di vita. Una lezione di fede che parla alla mente e al cuore, una lezione di comunità dove chi educa si lascia interrogare, dove chi è giovane non viene solo accolto, ma riconosciuto come protagonista.
L’iniziativa è nata dal cuore e dalla visione della dirigente scolastica Giovanna Izzo, che sogna e costruisce ogni giorno una scuola capace di essere casa, rifugio e trampolino: un luogo dove i ragazzi possano sentirsi accolti nelle loro fragilità, riscaldati nell’anima quando tutto fuori sembra freddo, e guidati verso la strada giusta — quella che porta al riscatto, alla dignità, e a un futuro che profuma di libertà e speranza.
Staff Comunicazioni Ferrari






