In cammino Da Gerusalemme a Roma: i viaggi di Paolo negli Atti degli Apostoli

Testimonianze dagli Esercizi Spirituali per i Laici

PREGHIERA PER GLI ESERCIZI SPIRITUALI
 
 
Signore Gesù
ci hai riuniti in questo luogo formativo.
Siamo impastati della Tua bellezza!
Ci hai fatto gustare la gioia della comunità dei figli di Dio
che si ama anche senza conoscersi,
con esperienze assai diverse
si trasmette la luce negli occhi e si ama nel Tuo nome.
Vogliamo essere le Tue fiammelle d’amore,
fermi nel nostro quotidiano anonimo e semplice,
senza grandi progetti,
testimoniarTi con lena;
Ai figli e ai nipoti parlare di Te;
lavorando per smussare le punte del nostro carattere,
mettendoci in ascolto di chi è sulla Via;
Pregare per noi stessi,
in unione alle Parrocchie e alla Diocesi,
con chi tra noi si impegnerà in ruoli di responsabilità
a far convergere le iniziative;
approfondire le Letture quotidiane della Parola
con l’interesse e l’entusiasmo di questi giorni,
perché sicuramente hai qualcosa da dirci e,
se riusciamo a coglierla,
noi piccole fiammelle,
vogliamo ardere e bruciare d’amore chiunque è intorno a noi,
e ritrovarci numerosi, moltiplicati e pieni di zelo,
il prossimo incontro,
in questa casa ed in altre come questa,
perché saremo una moltitudine,
sull’esempio dell’apostolo Paolo,
che ci ha ben mostrato cosa si fa nel Tuo nome,
con la stessa guida, Don Franco Alfano,
che Ti chiediamo di proteggere
sempre pronti
a nutrirci e saziarci di Te
 
Silvana
(preghiera composta a partire dalle risonanze del gruppo)
Fare gli esercizi spirituali alla scoperta di Paolo mi ha insegnato che :
1.     Paolo è l’uomo della speranza perché ha saputo sempre leggere gli eventi come segni del progetto di salvezza di Dio.
2.     Paolo è l’uomo dello Spirito Santo perché nell’incontro con Gesù è stato riempito di questa forza che sempre l’ha sostenuto.
3.     Paolo è l’uomo del coraggio nell’annuncio e nella testimonianza del Vangelo
4.     Paolo è l’uomo del dialogo con i fratelli e con quanti aprono il cuore a Cristo.
Paolo, quindi, è l’icona del discepolo di oggi e di ogni tempo che rivestito di Cristo lo mostra con gioia a tutti con la prioria vita.
Nunzia Guida
Ringrazio Dio per il dono di questi giorni di ritiro. Camminando sulle orme di Paolo da Gerusalemme a Roma, ho ricevuto da Gesù, nuovo vigore e nuova speranza per il mio percorso personale. Forte è in me la gratitudine per il dono della mia chiamata e per il dono dei fratelli che Gesù ha messo sulla mia strada. So che a differenza di Paolo, il mio viaggio è solo all’inizio, ma auguro a me stessa e al Gruppo Mariano Vincenziano della parrocchia di San Marco Evangelista di C.mmare di Stabia, di cui faccio parte, di crescere sempre più, sull’esempio dell’apostolo Paolo, nell’ Amore per Gesù, per essere testimoni credibili della Misericordia del Padre, non con le parole ma con la vita.
Imma Sembrano
Una benefica pausa dai rumori e dalle chiacchiere: mettersi in ascolto di sé, esaminare la propria vita confrontandosi a tu per tu con il divino Amore.
Un’esperienza silenziosamente ricca che ti da una carica di pace e umanità.
Una ricarica d’ossigeno spirituale per abbandonarti a Lui e per incontrare Lui negli altri.
Adele Buonocore
 
 
E’ stata un’esperienza che resterà indelebile ed indimenticabile nel mio cuore, anche se dovessi vivere 100 anni. Il cammino di questi giorni, che, nelle stupende meditazioni del nostro Arcivescovo, ci ha presentato Paolo evangelizzatore e pastore nei suoi viaggi da Gerusalemme a Roma, ci ha mostrato il comportamento del discepolo missionario che ha incontrato il Signore nel suo  itinerario.  Non per Paolo fu sempre  primavera ed i fiori s’inchinarono al suo passaggio, né solcava le onde del mare camminando… ed aveva incontrato il Signore faccia a faccia sulla via di Damasco! Questo deve essere un monito per me, facile allo scoraggiamento, quando devo presentare Cristo ed il  Suo Vangelo a quanti incontro nel cammino della vita,  nei gruppi e nel lavoro, in quanto devo ricordare che anche Paolo dovette subire persecuzione, flagellazioni e il carcere, nell’annuncio del Vangelo. E’ stata suggestiva, nella celebrazione eucaristica conclusiva, la  consegna, a tutti i partecipanti, da parte del Padre Arcivescovo della sagoma di un piede in legno con la scritta “Segui l’orma di Dio”, come avvertimento a non perdere le consegne di questi giorni  di meditazione e di silenzio.
Il  mio più  vivo ringraziamento all’equipe diocesana, al personale della casa: religiose e laici e a
tutti i partecipanti, che con la loro discrezione orante hanno facilitato la splendida e magnifica esperienza.
Roberto Persico
 
Faccio parte del gruppo Mariano Vincenziano della parrocchia San Marco Evangelista di Castellammare di Stabia, appena ho letto di questa possibilità degli esercizi spirituali sono stata molto contenta e grata verso il Signore perché ne avevo tanto bisogno, subito con due mie amiche che condividono con me il percorso di fede abbiamo deciso di partecipare. Per noi è stata la prima volta. Questa esperienza mi ha ricaricato dandomi gioia e aumentando la mia fede. E’ stato bello e prezioso vivere questi giorni in silenzio e in ascolto della parola ripercorrendo i viaggi entusiasmanti di San Paolo con l’onore di essere stati guidati dal nostro Vescovo. Il Signore ha parlato tanto al mio cuore, mi ha dato anche “mazzate” ma a fin di bene ovviamente 🙂 diciamo che mi ha resettato. Ho potuto rivedere la mia fede e il rapporto con gli altri, ho capito l’urgenza di rimettere Dio al primo posto nella mia vita, l’importanza di chiedere aiuto e l’umiltà di saperlo accogliere e soprattutto l’esigenza di camminare insieme agli altri in comunione e dietro al Signore che ci precede, accettando la sua volontà anche se a volte sembra difficile. Mi sono sentita avvolta e protetta dal Suo amore e parte di una grande famiglia che è la Chiesa, questo mi ha ridato speranza ed ho apprezzato la bellezza e l’importanza dei piccoli gesti d’amore che ti sciolgono il cuore a volte più delle parole. Questo percorso durato pochi giorni ma intensi lo vedo come un nuovo punto di partenza perché mi ha ridato nuovi slanci sia per migliorarmi personalmente sia riguardo a nuovi progetti da condividere con il mio gruppo. Ringrazio il Signore che con la sua provvidenza mi ha aperto nuove vie di speranza e consiglio a chi può di vivere almeno una volta questa esperienza; ringrazio il Vescovo, don Aniello, Laura e chi ha collaborato a rendere questi giorni un dono meraviglioso e non mancano i ringraziamenti alle suore che ci hanno coccolato con il loro servizio e disponibilità e soprattutto ringrazio tutti i miei compagni di viaggio con l’augurio di non perdere mai di vista Lui, di sentirsi discepoli missionari non da singoli ma all’interno della chiesa non dimenticando che la missione la dirige Lui noi siamo solo strumenti. Lode a Dio!
Ilaria Luise
Il cancro della Chiesa attuale, intesa come popolo di Dio, è l’ignoranza delle Sacre Scritture e la convinzione che la conversione passi per una qualche struttura, progetto o riunione parrocchiale.
Siamo numerosi a partecipare a pratiche tramandate dalla nostra tradizione, recitiamo formule e le chiamiamo “preghiere”, osserviamo qualche Sacramento, partecipiamo al precetto della Santa Messa domenicale e crediamo di servire il Signore prestandoci a qualche opera parrocchiale e facendo attenzione a metterci bene in vista e ambire a qualche ruolo di rilievo.
Don Franco Alfano, il “don” vuole sottolineare il ruolo di Pastore, molto più importante del prestigioso incarico che ricopre nella nostra diocesi, ha ben compreso la “Potenza della Parola” nella conversione dei cuori.
Egli, come l’apostolo Paolo ha portato l’annuncio ai pagani, ha portato il Vangelo ai laici osservanti, abbattendo il muro dell’ignoranza.
“Non temere, apostolo fedele, il Signore è con te. C’è un popolo numeroso in Sorrento- Castellammare che attende di incontrarlo!”
Colgo l’occasione per ringraziare dal profondo del cuore Don Aniello che con pazienza, dedizione ed umiltà ha sostenuto don Franco in questi giorni di preghiera e don Luigi Di Prisco che da sempre ci dà la certezza della Lectio Divina.
Silvana, cristiana in cammino
Da questa esperienza di esercizi spirituali mi porto sicuramente l’incoraggiamento a rimanere in città ed affrontare ogni tipo di situazione che mi viene innanzi vedendo in essa i segni del Risorto. Mi impegnerò sempre di più con l’aiuto dello Spirito Santo a contribuire con il mio piccolo per la crescita della mia comunità parrocchiale condividendo con parole ed esempio la mia vita quotidiana, annunciando la gioia dell’incontro con il Risorto.
Marco Staiano
 
 
A distanza di una settimana, con la mente e col cuore,  sono ancora là, davanti al Santissimo.  E’ adorazione, è ringraziamento!
Soprattutto, continuo ad interrogarmi.  L’esperienza di Paolo mi porta a riflettere sul mio essere cristiana, su tutto quello che, con l’aiuto dello Spirito Santo, potrò meglio testimoniare nell’ambiente in cui vivo.
Carmen Ruggiero
 
 
Voglio condividere con voi una delle riflessioni del mio secondo giorno di esercizi spirituali, consapevole che le mie povere parole sono del tutto inadeguate per esprimere la bellezza, la profondità, l’intensità, la ricchezza dell’esperienza fatta grazie al nostro Pastore.
Abbiamo seguito Paolo nei suoi viaggi missionari e nel secondo giorno siamo arrivati con lui a Filippi (At 16, 11-15). Ci sono pochi ebrei, non c’è nemmeno il luogo di culto, e Paolo si rivolge ad un gruppo di donne che si riunisce a pregare fuori le mura. Tra queste c’è Lidia, commerciante di porpora.
Secondo giorno. Stasera la mia mente è occupata da Lidia, una commerciante. Me la immagino al mercato, vivace, scaltra, battagliera…  intenta a scegliere personalmente le stoffe più preziose, i colori più sgargianti per il suo commercio. La prima a recarsi sul posto per essere sicura di accaparrarsi la migliore mercanzia…
E ancora una volta è lei la più scaltra, la più veloce a scegliere, ma stavolta compra da Paolo, senza denaro e senza spesa, vino e latte: il suo Battesimo, la sua Salvezza. E così entra nella Storia, perché dopo duemila anni ricordiamo ancora il suo nome.
Sono contenta stasera di essere qui, tra persone scaltre come Lidia, persone che come lei hanno scelto il bene più prezioso, persone che vogliono aderire al Vangelo come Lidia aderì alle parole di Paolo, persone che vogliono accogliere il Signore come Lidia ha accolto Paolo nella sua casa, come Marta e Maria accolgono Gesù.
Non so se sono più Marta o più Maria nel mio rapporto con Gesù, so però che stasera ho scelto la parte migliore, che non mi verrà tolta.
Questo è solo uno dei tanti pensieri che hanno riempito la mia mente in questi tre giorni di silenzio, molte sono state le piste di riflessione consegnateci dal Vescovo. Abbiamo meditato sulle comunità, sulle difficoltà nell’evangelizzazione, su come gli ostacoli abbiano reso Paolo più forte. Purtroppo elencarle non basta per far vibrare il cuore di chi non c’era. Nel mio rimane l’impegno di annunciare il Vangelo con più forza, perché annunciare il Vangelo è donare la libertà, accogliere il Vangelo è sperimentarla.
Una partecipante