Incontro al Mudiss per un bilancio dei primi cinque anni

Lunedì 1° luglio, saranno ricordati i primi 5 anni di vita del Mudiss, il Museo diocesano sorrentino stabile. L’appuntamento è presso la sede del Mudiss, in Piazza Giovanni XXIII, a Castellammare di Stabia, alle ore 19.
Interverranno il nostro Arcivescovo Mons. Francesco Alfano e la Soprintendente dei Beni Archeologici di Napoli e Pompei , Teresa Elena Cinquantaquattro.
Saranno presenti anche l’arch. Aldo Imer,responsabile della ristrutturazione dei locali ex Oratorio e l’allestimento del Museo diocesano, che, spiega il direttore del Mudiss, Egidio Di Lorenzo, “ha affascinato tutti i visitatori in questi anni,per la sua eleganza ,per i richiami architettonici della antica Cappella dell’Immacolata del 16°-17° secolo, per i preziosi ed unici reperti in esposizione”.
Insieme con il funzionario locale della Soprintendenza, Giovanna Bonifacio,  l’incontro offrirà l’occasione per fare “il bilancio di un lustro di piena e rispettosa collaborazione tra Mudiss e Soprintendenza, che ha consentito in questi anni un servizio gratuito per la fruizione dei reperti alla cittadinanza e l’opportunità di approfondimento dei temi di storia ed archeologia”.
Questa sinergia, prosegue Di Lorenzo, “ha consentito recentemente il recupero alla visione pubblica della Lapide tardo antica di Redento e Barbara, reperita presso Grotta S. Biagio e restaurata a cura del Mudiss”.
Per il direttore del Mudiss, “sono stati cinque anni di intensa attività che hanno visto entrare al Museo 12000 visitatori, in maggioranza giovani, la organizzazione di due grandi manifestazioni che hanno sollecitato gli studenti della scuole medie e superiori ad esprimersi su temi di grande valore educativo”. Infatti, “il Museo è divenuto punto di riferimento qualificato per conferenze su temi di storia, arte e fede, tenute da oratori molto competenti, che hanno suscitato grande interesse, riscoprendo la mai sopita esigenza di nutrirsi di temi culturali e di fede”.
È così che il Mudiss si è guadagnato il suo spazio nello scenario didattico e culturale, dando una risposta attesa dalla città, con  iniziative che hanno posto al centro i giovani  ma non trascurando le attese degli adulti e degli educatori.
Non trascurabile, per Di Lorenzo, infine, “il valore del Mudiss e delle sue manifestazioni  per  valorizzare il Centro Antico, dando speranza ad una promozione umana e sociale in un contesto spesso troppo trascurato”.