La corale Cantabo Nocte in un concerto di musica sacra presso la parrocchia San Giovanni Battista di Gragnano

Il canto della Quaresima: itinerario dell'anima

Perdono, carità, dolore, misericordia e risurrezione al centro del concerto di musica sacra, Carmina Passionis, tenutosi domenica 26 marzo presso la parrocchia San Giovanni Battista di Gragnano. In occasione dell’ultima domenica di quaresima la corale Cantabo Nocte, diretta della maestra Katia Veniero, ha accompagnato tanti fedeli nell’ascolto della Pasqua attraverso l’esecuzione di brani che nei secoli hanno meditato i misteri della Passione e Resurrezione di Cristo.

In un climax di note dolci e severe accompagnate da piano e tamburo, arricchite dalle parentesi storico-descrittive di don Salvatore, il repertorio ha abbracciato quei brani della tradizione cattolica che accompagnano il tempo di Pasqua. Il canto infatti, sia all’unisono che in forma polifonica, aiuta la comunità ritrovare il proprio senso spirituale e a rafforza quei valori simbolici che caratterizzano la narrazione evangelica quaresimale.

Dal Miserere di Angelo Castellano allo Stabat Mater di Zoltán Kodály una delle più note sequenze della liturgia cattolica che, con accenti commossi e con semplicità quasi popolare, ricorda il dolore della Madre di Gesù presso la croce. E poi il Parce Domine e il Vexilla Regis Prodeunt di Gaetano Valentini e l’Ubi Caritas di Ola Gjeilo, l’inno liturgico cantato il giovedì Santo durante la Messa in Coena Domini. A suggellare il tutto non poteva mancare il piccolo gioiello di pietà popolare firmato da S. Alfonso Maria de’ Liguori, Gesù mio con dure funi: «è Napoli che canta» dice don Aniello a chiusura, quella Napoli che con immediatezza e calore parla al cuore dei fedeli con la forza semplice dei canti popolari. Questo testo infatti grazie alla sua grande capacità rappresentativa è ancora oggi, a distanza di oltre due secoli dalla sua diffusione, largamente utilizzato in tanti rituali penitenziali in particolare quelli legati al periodo quaresimale. E non si può non rimanere con animo indifferente dinanzi alla forza musicale innovativa della sua composizione.

Con un modo coSì antico e passionale di vivere la ricerca della fede, ci presentiamo dunque alle porte di questa Pasqua 2023, mentre l’armonia delle note della corale risuona ancora nei nostri cuori come straordinaria richiesta di perdono affinché il Signore Gesù ci conceda la speranza di continuare cantare e pregare tutti insieme uniti al Mistero della croce.

a cura di Ilaria Verderame