La chiesa dei Sette Dolori di Sant’Agnello fu costruita alla fine del 1700, grazie al lascito testamentario del Parroco don Domenico Castellano e alla volontà di suo fratello Giovanni.
Alla chiesa fu annesso un Conservatorio, un educandato femminile, destinato alle ragazze povere e orfane, che ha svolto la sua attività di accoglienza fino agli anni cinquanta del secolo scorso.
In questa chiesa è venerata la Beata Vergine Maria Addolorata, rappresentata nella pala d’altare.
È in questo luogo di culto che, dal 12 al 14 settembre, si è tenuto il triduo in onore della Mater Dolorosa, la cui festività cade il 15.
Sabato 14, al termine della Celebrazione Eucaristica presieduta dal viceparroco don Antonio Parlato, c’è stata una fiaccolata con il simulacro della Madre Addolorata, che si è snodata per le strade della città. Il lento procedere dei passi è stato scandito solo dalla preghiera del Santo Rosario.
Giunto al Corso Italia, il corteo si è fermato nei pressi della cappella gentilizia dell’Addolorata, dove Patrizia Ercolano ha mirabilmente cantato l’Ave Maria di Schubert, accompagnata dal M° Monica Aversa.
Dopo questa breve pausa, i fedeli hanno ripreso il loro cammino verso la Chiesa Parrocchiale.
Il suono delle campane ha accolto l’arrivo della fiaccolata che si è conclusa con un breve momento di preghiera sul sagrato.
Che le fiamme portate in processione, simbolo della nostra fede, possano sempre ardere nei nostri cuori!
Che la Beata Addolorata protegga sempre le splendide persone che rendono possibili questi momenti e che con devozione e amore si prendono cura del tempio a Lei dedicato.
di Margherita Starace