In questi ultimi tempi così difficili, in cui l’umanità, già provata dal trauma della pandemia, è straziata dal dramma della guerra, Maria riapre per tutti ed in particolare per noi, giovani come lei, la via della prossimità e dell’incontro.
Punto di ri-partenza è stata la chiesa parrocchiale dei Santi Ciro e Giovanni, con i ragazzi dell’Unità Pastorale di Vico Equense che da tre anni attendevano questo momento: e la croce era lì che aspettava con loro e con tutti noi! Punto di approdo sono stati fiumi incontenibili di entusiasmo dei giovani, provenienti da tutti gli angoli dell’Arcidiocesi.
Mi piace pensare a questi due punti di vista in maniera congiunta: nulla giunge mai veramente alla fine, senza essere già proiettati in un oltre, e nulla ha mai veramente un inizio, senza poter godere di un passato.
Ecco perché la Giornata Diocesana dei Giovani può dirsi sì un compimento, ma che costituisce in sé un trampolino di lancio per tutti noi, verso il Porto sicuro della GMG di Lisbona.
Punto di partenza è stata una grande accoglienza fatta di giochi, attrazioni varie accompagnate da buon cibo e vin brûlé. Punto di passaggio è stato l’annuncio da altoparlanti per seguire la croce nel punto di arrivo, la chiesa. Luogo che si trasforma in un cuore che batte, è festa, grande festa con amici e “sconosciuti” fratelli amati perché figli dello stesso Padre; è il momento in cui la nostra Arcidiocesi non ha più zone distinte: un solo corpo grande e forte che risponde al richiamo di una Croce che issata come vela conduce a Largo di un cammino che ci porterà ad agosto 2023.
Maria si alzò e si mette in movimento, perché è certa che i piani di Dio siano il miglior progetto possibile per la sua vita. Maria diventa tempio di Dio, immagine della Chiesa in cammino, la Chiesa che esce e si mette al servizio! Maria si avviò in fretta perché desiderosa di compiere devotamente un servizio, con lo slancio che le veniva dall’intima gioia. La fretta di Maria è perciò la premura del servizio, dell’annuncio gioioso, della risposta pronta alla grazia dello Spirito Santo. Maria è esempio di giovane che non perde tempo a cercare l’attenzione o il consenso degli altri – come accade quando dipendiamo dai “mi piace” sui social media –, ma si muove per cercare la connessione più genuina, quella che viene dall’incontro, dalla condivisione, dall’amore e dal servizio.
La Giornata Diocesana dei Giovani vuole essere il segno di una Chiesa “in uscita”.
Alziamoci! Questo è ciò che vogliamo gridare al mondo e alla nostra Diocesi: che ci sono giovani pronti a dare la vita, sull’esempio di Gesù Cristo, per le cose che ci stanno a cuore come cristiani e come cittadini: le nostre famiglie, le nostre amicizie, la nostra città, il nostro pianeta, il nostro mondo, la nostra Chiesa!
a cura di Enrico di Palma