16 dicembre, ore 8. Il tempo è freddo e umido, ma basta salire sul pullman per riscaldarci: latmosfera è quella gioiosa, qualcuno ricorda, delle gite scolastiche. Siamo diretti a Cava De Tirreni, all abbazia benedettina, luogo ricco di storia e di spiritualità; e aiutati da una guida eccezionale, il novizio Pietro, facciamo un percorso a ritroso nel tempo, fino allanno mille, quando un nobile del luogo, Alferio, in seguito ad una visione mistica si ritira a vivere da eremita in una grotta, primo nucleo della nascente comunità benedettina, che nel tempo arriverà a contare numerosi confratelli. Di questa avventura straordinaria lamico Pietro ci ha mostrato le tante tracce impresse nelle rocce, nelle mura, nei percorsi sotterranei.
Ma un altro percorso lo abbiamo fatto con lAbbate padre Michele Petruzzelli, che ci ha guidati in una riflessione sul tempo di Avvento, tempo di vigilanza e di attesa. Vigilare, custodendo luomo interiore, vivendo ogni giorno la beatitudine di una vita in rapporto con Dio; vigilare, tenendo fisso lo sguardo su chi deve venire, e chiedendoci: Che succede nel mio cuore? Quali pensieri lo abitano? Come posso preparare il mio tempio interiore alla venuta di Gesù?
Vigilare vivendo lattesa: ad-tendere, ci dice padre Petruzzelli, vuol dire tendere verso. Noi, come figli della luce, viviamo la nostra attesa come cammino verso chi vogliamo incontrare, come impegno alla conversione? LAvvento è il tempo giusto per ripartire, è la grazia di un nuovo inizio. Laugurio dellabbate, di risplendere come goccia dacqua attraversata da un raggio di luce, si è concluso con un pensiero a Maria: la Vergine dellAvvento ci aiuti a non crederci proprietari della nostra vita, ma a lasciarci visitare ed abitare da Gesù, la cui presenza rende vivo ed autentico il nostro Natale.
La visita è proseguita alla bella Basilica, consacrata da Papa Urbano II, dove il nostro Arcivescovo don Franco ha celebrato lEucaristia; e al Museo, alle catacombe, al palazzo
Ovunque, i segni di una operosità umana che guardava al Cielo. Come ci faceva notare il nostro Arcivescovo nellomelia, pensare ai santi uomini che hanno vissuto in preghiera in questi luoghi ci rende più consapevoli del Natale che viene, del quale siamo chiamati ad essere profeti, e testimoni gioiosi.
Questo contenuto non è disponibile per via delle tue sui cookie
di Lucia di MARTINO