Abbiamo deciso di iniziare così il nostro racconto di questa Pasqua insolita vissuta nelle nostre case ma pur sempre vissuta. Ci hanno chiesto di raccontare immagini che ci sono rimaste impresse in questo tempo ed eccoci qua. Iniziamo col dire che all’inizioci siamo chiesti se avremmo sentito la Pasqua ma soprattutto vissuta.
La prima immagine che vi vogliamo regalare, è il giovedì santo: abbiamo preparato la nostra mensa, la nostra ultima cena, messa la tovaglia ricamata, il pane, il vino e abbiamo iniziato. Una cena fatta di risate, parole, emozioni man mano che arrivava il momento l’emozione e lo stupore avanzava.
E’ stato bello vedere un padre che lava i piedi ai propri figli e alla propria moglie, ci siamo commossi enormemente. Poi è arrivato il venerdì santo, Gesù muore, abbiamo messo il nostro crocifisso velato al centro del nostro altare anzi della nostra mensa. Abbiamo celebrato la via crucis e adorato quella croce, il dolore di quella madre vissuta sotto la croce si è fatto sentire. E’ arrivato il silenzio, il tempo si è fermato, per aspettare la luce del Risorto.
Ci siamo preparati per vivere l’ultimo momento, la nostra mensa era pronta, abbiamo aggiunto una colomba che rappresentava il nostro condividere la gioia. Ci risulta difficile spiegare le emozioni provate nel vivere questo ultimo momento le spente e poi accese, il nostro cero acceso, le letture lette dai nostri figli, parole ascoltate da un giovane prete che hanno riscaldato il cuore, hanno riportato alla luce dei ricordi belli che sono stati accompagnati dalle lacrime.
Il Cristo è Risorto, finalmente le paure che avevamo sono scomparse per essere sostituita dalla gioia di una luce inaspettata ma desiderata ardentemente. Ci siamo svegliati per vivere la Pasqua anzi la gioia abbiamo ripetuto tante volte gioia perché è così che ci siamo sentiti.
Ultima immagine il nostro altare che diventa mensa, la benedizione e il regalo di una canzone, “Lettera da Gerusalemme” dei The Sun…”QUESTO TEMPO CI RIALZERA’ E CI CAMBIERA’ CREDICI” e noi ci abbiamo creduto.
CORAGGIO perché la preghiera e l’amore di DIO è un’arma potente.