le parrocchie

La testimonianza delle parrocchie: Antica Cattedrale Santa Maria delle Grazie, Massa Lubrese

Qualche domenica fa, sul limitare della quarantena (anche nelle regioni del sud), abbiamo ascoltato il vangelo della Trasfigurazione, dove una nube avvolse Gesù e i discepoli, e dal Tabor la nube è scesa e ha avvolto il mondo… e nella nube non si vede, non è chiaro, non ci si può muovere, come quando in autostrada c’è nebbia, bisogna fermarsi e se non è possibile, rallentare…

E così ci siamo ritrovati a vivere una vita rallentata, dove per andare a fare la spesa o in farmacia, puoi attendere anche un’ora in fila e ti sembra una cosa impossibile, ci fa quasi venire l’allergia, noi che ci innervosiamo quando il computer per effettuare dei passaggi ci mette 10 o 15 secondi.
Nella nube, non si vede granché ma si sente, una voce, la parola dell’Altissimo…unico segno sacramentale rimasto nelle mani di tanti che chiusi nelle proprie case non hanno altro se non questo, la Sua parola. Un seme, misura minima di vita, che porta in sé una potenza grande se la si accoglie e le si lascia spazio.

E così, in questo tempo altro rispetto a quello che ognuno di noi ha vissuto fino ad ora, si prova a reinventarsi; ci provano le famiglie, non più abituate a convivere tutti insieme per tutto il tempo, ci provano gli anziani che si ritrovano soli più che mai, privati delle visite di figli e nipoti, ci provano le scuole, le università, le aziende, ci provano anche le parrocchie con i loro pastori. Certo essere pastore a distanza sembra quasi un ossimoro, mai si sarebbe pensata una pastorale wireless, senza contatto fisico, senza potersi guardare negli occhi e recepire il rimando delle persone, senza riunioni (!), semplicemente in assenza.

Un vuoto che per certi aspetti può essere anche provvidenziale, opportuno in questo tempo più che mai, per riappropriarci di un ritmo di vita più umano, di relazioni meno numerose ma più intime, di tempi più distesi, un vuoto che non va riempito tutto, anche perché è un inedito storico e non va accantonato semplicemente riorganizzando la pastorale su piattaforme web di vario genere. Un vuoto da vivere in una certa povertà, in
una certa essenzialità, con alcuni punti luce a guidare questo tempo.

Così la comunità parrocchiale dell’Antica Cattedrale di Massa Lubrense cerca di offrire qua e là piccole occasioni per l’ascolto della parola di Dio, e per poter mantenere vive certe relazioni che durante il cammino ordinario costruiscono comunione. La messa quotidiana, dalla cappellina della canonica, con particolare cura a quella domenicale, coinvolgendo lettori che dalle loro famiglie si organizzano per mandare in video la parola
domenicale, coadiuvati dal solerte Gruppo Liturgico che continua a seguire la cura del tempo forte quaresimale. La Via Crucis, che di settimana in settimana ha assunto articolazioni nuove, coinvolgendo le famiglie dalle loro case; i messaggi del gruppo delle preghiere musicali e le commedie degli adulti della scorsa stagione offrono qualche momento di allegria in un tempo di rischiosa tristezza. Il tutto avendo rilanciato il sito parrocchiale che custodisce e presenta la maggior parte delle presenze significative che ci sono in parrocchia.

Man mano, dato che il tempo si prolunga, occorrerà pensare altre forme per alimentare la catechesi in particolare modo dei ragazzi nelle varie fasce di età, pregando che le famiglie escano da questo tempo più famiglia, e noi tutti, magari, più credenti.

Un tempo altro, un tempo santo, come in ebraico. Buon cammino verso la Pasqua.