L'Arcivescovo incontra gli operatori della Curia per gli auguri pasquali

Lunedì 21 marzo, nel primo giorno della Settimana Santa, in un clima di festa e di reciproca accoglienza, abbiamo vissuto in Curia un momento di incontro e di preghiera con il nostro Arcivescovo.
Alla luce di Isaia, 50, 4-11 (terzo canto del servo sofferente), Mons.Alfano ci ha presentato il tempo pasquale come occasione preziosa per riflettere ed accogliere da credenti le contraddizioni del nostro tempo, nella contemplazione di Cristo Crocifisso e Risorto.
Siamo noi quel servo sofferente di cui leggiamo: “Il Signore mi ha dato una lingua da iniziati, perchè io sappia indirizzare allo sfiduciato una parola”.
Questo -ci ha ricordato Mons.Alfano- è il nostro compito di operatori della Curia: coltivare una spiritualità del servizio, perchè nostro obiettivo non è far crescere la Curia o la Chiesa: noi siamo qui per la gloria di Dio, per costruire insieme percorsi di accoglienza verso gli affaticati, gli sfiduciati, i tanti Crocifissi della Storia. E ci ha messi in guardia dalle tentazioni di un servizio autoreferenziale: non dobbiamo essere contenti di qualche risultato conseguito, di qualche persona avvicinata, ma dobbiamo lasciarci inquietare da chi ancora aspetta di essere raggiunto, attraverso il nostro servizio, dalla misericordia di Dio.
La strada che Mons. Alfano ci ha indicato, è la strada dell’ascolto della Parola: ”Il Signore ogni mattina fa attento il mio orecchio” dice Isaia. E noi operatori della Curia come possiamo fare attento il nostro orecchio? Anche nel servizio condiviso, nella collaborazione tra Uffici, nel non escluderci, nel mantenerci liberi da ogni pregiudizio, individualismo, competizione.
Il servo ha un compito ben preciso: indirizzare allo sfiduciato una parola. E sa che il Signore lo assiste, lo guida, lo sostiene. Così noi, servitori di Cristo, nel servizio alimentiamo la nostra fede.
Radicati in Cristo, diventiamo capaci di scelte profetiche, coraggiose, condivise.
Questo l’augurio del nostro Arcivescovo: che la Luce della Pasqua vinca le nostre paure e ci renda Operatori di Misericordia, fedeli alla Parola del Risorto: ”…ma voi restate in città” (Lc24,49)
 

 

di Lucia di MARTINO