Le Reliquie di Santa Maria Goretti nella Parrocchia di S.Maria Goretti a Fontanelle

Le reliquie di Santa Maria Goretti sono tornate nella parrocchia di Santa Maria Goretti al Rione Fontanelle, a Castellammare di Stabia, dal 30 novembre al 4 dicembre, per ricordare che nell’ottobre del 2004 fu accolta, per la prima volta in Campania, l’urna con le spoglie mortali di Maria Goretti e festeggiare i cinquant’anni della parrocchia. Tante le iniziative promosse dal parroco, don Vincenzo Sanzone, per l’occasione. Mercoledì 3 dicembre il nostro arcivescovo, mons. Francesco Alfano, ha presieduto la messa, con l’amministrazione del sacramento della Confermazione. Il presule, nell’omelia, ha preso spunto dal Vangelo di Matteo che in cui Gesù guarisce molti malati e opera la moltiplicazione dei pani e dei pesci. “Tanta gente, che portava le proprie sofferenza, seguiva Gesù e aveva desiderio di offrire a Lui i loro pesi, attendendo da Lui qualcosa di grande. Anche oggi tutti cerchiamo un aiuto più grande dall’Altissimo nei momenti difficili, quando il futuro è incerto”, ha evidenziato mons. Alfano. “Ai discepoli – ha proseguito – Gesù ha aperto il suo cuore, facendo sentire loro il legame che aveva con la folla. Se vogliamo essere discepoli del Signore dobbiamo partecipare dei sentimenti di Cristo nei confronti di tutti gli uomini e le donne del mondo: Gesù ha compassione, ama e noi discepoli impariamo a farlo con Lui. Anche noi, perciò, avvertiamo in qualche modo i drammi delle persone di tutto il mondo. Non possiamo essere discepoli di Gesù se chiudiamo gli occhi. Noi partecipiamo alla compassione di Gesù”, che “non è solo un sentimento”, come dimostra la moltiplicazione dei pani e dei pesci.
Di qui l’interrogativo: “Riusciremo noi a rispondere ai bisogni dei nostri fratelli? Noi seguiamo Gesù, passando da una logica umana alla logica di Dio. Non dobbiamo tenere nulla per noi stessi, non solo le cose materiali: anche un sorriso, una stretta di mano, un po’ del nostro tempo, noi stessi. I discepoli di Gesù non appartengono a se stessi. È la testimonianza di Maria Goretti, come quella di tutti i martiri. È un esempio eccelso: non apparteniamo a noi stessi perché abbiamo scoperto qualcosa di più grande. Abbiamo scoperto un tesoro più grande: Gesù. Noi siamo gli amici del Signore che imparano da Lui a crescere nell’umiltà e a mettersi al servizio degli altri, offrendo quello che sono”. L’arcivescovo ha ricordato anche l’importanza di ringraziare sempre il Signore. “Ogni circostanza è preziosa per accogliere l’amore del Signore e portarlo agli altri. Non viviamo più per noi stessi. Lo Spirito Santo, che nella Cresima viene a confermare in modo pieno l’unione con Cristo, vi renda con noi testimoni dell’amore del Signore. Andiamo incontro agli altri portando il Vangelo di Gesù”.