Lettera dell’Arcivescovo alla Comunità diocesana in occasione del Pellegrinaggio a Roma

Carissimi,
       mi rivolgo a Voi tutti alla vigilia del pellegrinaggio giubilare che vivremo sabato prossimo a Roma. Molti hanno aderito all’invito, accettando di affrontare anche il piccolo sacrificio del viaggio notturno per poterci tutti ritrovare al mattino in piazza san Pietro in tempo per l’udienza con il Santo Padre. Vi ringrazio di cuore e chiedo al Signore che ricompensi la Vostra disponibilità con la Sua benedizione. Penso anche a tutti quelli che rimarranno a casa, in particolare gli anziani e gli ammalati: ci sentiremo ancor più uniti nella preghiera e nella gioia di appartenere all’unica Chiesa di Cristo, chiamata a vivere e testimoniare la Misericordia del Padre!
       L’incontro con il Successore di Pietro sarà occasione preziosa per manifestare la gioia della fede, condividere una forte esperienza di comunione ed essere confermati nel cammino missionario che con crescente entusiasmo stiamo facendo, per rispondere anche noi come gli apostoli alla parola esigente del Risorto, che promette l’effusione del dono dello Spirito a questa precisa e impegnativa richiesta: “… ma voi restate in città”. Accoglieremo quindi con gratitudine e con vivo senso di responsabilità quanto Papa Francesco dirà a tutti i pellegrini e che sentiremo diretto in modo speciale alla nostra comunità diocesana. Sarà come il viatico che sosterrà il nostro viaggio di testimoni e annunciatori del Vangelo della Gioia!
       Il passaggio della Porta Santa e la celebrazione dell’Eucaristia nella Basilica di San Pietro rappresenteranno il culmine del nostro pellegrinaggio giubilare. Porteremo al Signore le gioie e le speranze, i dolori e le angosce della nostra terra e di tutti i suoi abitanti, senza escludere nessuno. La grazia che abbondante ci sarà donata non è per noi soltanto, ma per tutti coloro che ci sono stati affidati come amici e compagni di viaggio per diventare insieme, con l’aiuto l’uno dell’altro, “misericordiosi come il Padre”!
       A tutti chiedo di accogliere in umiltà e letizia il dono che Dio sta per fare e  che ci permetterà di crescere come membra vive della sua Chiesa pellegrina in Sorrento-Castellammare di Stabia.
+ don Franco, Vostro fratello vescovo
Vico Equense, 28 aprile 2016
IV anniversario dell’ingresso in Diocesi