GIORNO 1
Lourdes 6 ottobre 2025 Ore 18.00
Ogni volta che torno a Lourdes avverto nel cuore una sensazione strana, che mi accompagna fin dai giorni precedenti. Non è la semplice attesa di qualcosa di bello, che già conosco e che mi dona serenità e pace: troppo poco per spiegare l’inquietudine che mi penetra nel profondo e che non riesco a spiegare a me stesso. Neppure si tratta solo di momenti forti di spiritualità, pur così intensi, che mi arricchiscono e mi fanno ritrovare la gioia del servizio. Devo confessarlo a me stesso: questo appuntamento annuale, che segna il mio ministero episcopale fin dall’inizio e che viene a completare l’esperienza vissuta già da parroco, mi apre sempre a incontri con il Signore inattesi, sorprendenti, capaci di incidere nel mio animo e di offrirmi prospettive nuove. L’appuntamento con Dio, prima ancora di disporsi ad accoglierlo, passa per il volto dei fratelli e permette al pastore di sentirsi compagno di strada, dietro all’unico Maestro.
Sono passate soltanto poche ore dal nostro arrivo e già sono stato raggiunto da numerose richieste: preghiere per ammalati, confidenze di sofferenze portate nel cuore, desideri nascosti che non lasciano in pace. Poche parole, il più delle volte, ma dette con semplicità disarmante e nella verità di chi non vuole nascondere nulla. Un giovane, segnato dalla sofferenza fisica, fin dal primo mattino mentre eravamo in aeroporto in attesa di prendere l’aereo mi ha detto che a Lourdes avrebbe voluto parlarmi. E lo ha già fatto. Davanti alla Grotta, dopo l’offerta del cero che ha aperto ufficialmente poco fa il nostro pellegrinaggio. Dalla sofferenza la speranza, non per fuggire e nascondersi in un ideale astratto ma per donare con coraggio quanto ricevuto. Un innamorato: raggiunto dall’Amore e aperto a seguirlo sulla via che gli sarà indicata. Disposto anche a rinunce grandi. Persino la morte, che gli era stata pronosticata come conclusione anticipata della sua breve esistenza, non lo ha fermato in questa corsa. Ora è in ascolto dello Spirito. E io con lui…
Nel breve saluto ai pellegrini, durante l’incontro iniziale del nostro pellegrinaggio, ho ricordato ciò che ogni anno mi ritorna in mente e mi riempie di stupore. Bernadette, la più ignorante del paese così come spesso si definirà, ha vissuto un’esperienza bella e forte del cielo sulla terra che non l’ha allontanata dalle difficoltà del cammino e dai dolori che lasciano senza fiato. Ma non ha mai perso la speranza, diventando così un segno per tanti uomini e donne che da ogni parte della terra vengono fin qui per riscoprire la gioia di essere amati e la forza di guardare verso l’alto anche quando le prove si fanno laceranti. Ecco la Parola che il Signore oggi ha fatto risuonare in me, ascoltando chi mi è accanto e imparando dai piccoli del Vangelo: insieme continuiamo il cammino come PELLEGRINI DI SPERANZA CON MARIA!
GIORNO 2
Lourdes 7 ottobre 2025 Ore 18.45
Tra i vari momenti di spiritualità che a Lourdes si vivono richiama certamente l’attenzione di tutti i pellegrini, in modo speciale, la Via Crucis. Ovunque è possibile pregare attraverso questa antica e ancora molto sentita pratica. Ma qui assume un significato del tutto particolare. Sono i malati a renderla più forte e attesa, partecipata fino alla compassione nell’animo.
Quest’anno ci siamo fatti aiutare, per le riflessioni a ogni stazione, dalle nostre monache contemplative. Abbiamo chiesto infatti ai monasteri presenti in diocesi (carmelitane, domenicane, benedettine e adoratrici) di aiutarci con la preghiera e di offrirci spunti di meditazione. Le monache hanno aderito con entusiasmo. I saluti che abbiamo raccolto in un video, trasmesso ieri all’inizio del pellegrinaggio, e le meditazioni che oggi sono state lette da alcuni volontari ci hanno fatto sentire ancora di più un’unica Chiesa. Come un ponte che unisce le due sponde del fiume così anche noi abbiamo fatto esperienza concreta di essere un’unica Chiesa, dove tutti hanno il loro posto e collaborano alla crescita del Corpo di Cristo. Il silenzio con cui abbiamo accompagnato il cammino sulla collina sovrastante la Grotta è stato pieno e significativo: anche nel dolore possiamo ritrovare la speranza seguendo Gesù, insieme a Maria!
La giornata in realtà era iniziata presto, con la Messa nella Basilica del Rosario. Proprio oggi che la liturgia ci fa celebrare la festa della Madonna del Rosario ci siamo ritrovati a vivere la nostra prima Eucaristia in questa chiesa dedicata alla Vergine. Insieme alle coppie che ricordavano l’anniversario di matrimonio e ai sacerdoti che hanno celebrato da poco 50 e 10 anni dall’ordinazione presbiterale, abbiamo chiesto a Maria di trovare anche noi il tempo per fare silenzio nella nostra giornata, qui e quando torneremo a casa, per riconoscere il Signore che viene e ascoltare la sua Parola. Saremo così testimoni di quella speranza che ci rende nel mondo costruttori di pace.
Nella recita del Rosario alla Grotta, trasmesso da TV2000 e seguito da tanti amici che sono rimasti a casa, si è levata unanime una supplica fino al cielo: Signore, aiutaci a stare accanto a chi soffre e dona al mondo, così travagliato, giorni di pace! Siamo certi che il Signore ci ascolterà. Perciò ci rimettiamo in cammino con fiducia.
GIORNO TRE
Lourdes, 8 ottobre 2025 Ore 18.40
Mi è capitato anche qualche altra volta di presiedere la cosiddetta Messa Internazionale, che si celebra a Lourdes ogni mercoledì con tutti i pellegrini presenti. È veramente un dono speciale che ricevo dal Signore: ogni volta mi sento aiutato a vivere il mio ministero in semplicità di cuore, mentre avverto tutto il peso della responsabilità. La liturgia è molto vissuta, nei bellezza dei riti e nella verità dei contenuti: attenzione massima all’assemblea celebrante, cura dei segni perché siano compresi da tutti, utilizzo degli schermi perché ognuno si senta coinvolto in ciò che accade, coinvolgimento di lettori e cantori in modo che nessuno si senta escluso o resti spettatore passivo… Potrei continuare a lungo, ma mi piace soffermarmi sul servizio di chi presiede.
Con un’assemblea tanto eterogenea, con gruppi di tante lingue e nazionalità, con spiritualità così diverse e variegate, potrebbe apparire un’impresa molto difficile o quasi impossibile. Eppure anche questa volta sono stato aiutato non poco dal Popolo di Dio: il silenzio e l’ascolto, la partecipazione e la gioia, tutti elementi evidenti di qualcosa che accade al di là della bravura di chi guida. È proprio vero che la ministerialità nella Chiesa è e deve essere lo stile della comunione. Guidare una comunità che si lascia armonizzare dallo Spirito e lo esprime nella celebrazione vissuta con fede non è cosa da poco, ma si può. Ringrazio il Signore che me ne fa fare esperienza, qui a Lourdes come nella diocesi che mi ha affidato.
La catechesi è un altro momento qualificante il nostro pellegrinaggio, soprattutto da alcuni anni. I pellegrini, divisi in gruppi e aiutati dai nostri sacerdoti, affrontano il tema scelto dal santuario, quest’anno legato al giubileo della speranza. È l’occasione buona per confrontarsi sulla vita di ogni giorno, alla luce della proposta evangelica e delle sfide che la società oggi ci presenta. L’entusiasmo mostrato da molti ci rallegra e ci fa ben sperare, impegnandoci sempre di più a non fermarci in superficie nell’esperienza religiosa qui evidentemente facilitata dal contesto. Tanti avvertono il bisogno di un cammino di fede più profondo. Sta a noi non accontentarci di un livello solo emotivo o devozionale. Il Vangelo ci chiede di puntare in alto. Lo chiederemo ancora una volta tutti insieme questa sera, durante la fiaccolata: la processione mariana con i ceri accesi ci ricorderà che siamo popolo in cammino e che la speranza cresce se ci aiutiamo a vicenda con la preghiera, l’esempio e l’aiuto reciproco. Maria, Madre della speranza, ci indica la strada e la percorre con noi!
GIORNO 4
Lourdes, 9 ottobre 2025 Ore 18.30
L’ultimo giorno della nostra permanenza a Lourdes è stato, anche quest’anno, tutto dedicato all’Eucaristia. Questa mattina abbiamo celebrato la Messa alla Grotta. Si tratta di un appuntamento sempre molto sentito. Non perché il luogo cambi la sostanza, ma per la particolare esperienza che tutti i pellegrini fanno proprio qui. A partire da Bernadette infatti questo immondezzaio, così veniva chiamato da tutti, si è trasformato in un luogo speciale in cui Dio si incontra con i suoi figli. La Vergine Maria si è fatta vedere da questa ragazza, povera e soffrente, in un posto scartato dagli uomini ma scelto dal Signore. Ci ha mostrato così la via per incontrarci con il Cielo: la nostra terra, anche quando è segnata da dolori e lacrime, sangue e morte. Dio non disdegna il nostro buio e neppure si tiene lontano dalle nostre miserie, anzi ci viene a trovare proprio là dove noi pensiamo di trovarci soli o di essere stati abbandonati. Ecco perché celebrare l’Eucaristia alla Grotta di Massabielle acquista un significato del tutto speciale: ci ricorda e ci rimanda ai nostri piccoli o grandi inferni, che grazie alla Croce di Cristo possono aprirsi alla luce della risurrezione.
Con questa gioia nel cuore, ci siamo poi avviati nel pomeriggio a vivere la processione eucaristica. Cristo cammina con noi perché noi possiamo camminare con Lui e diffondere il suo Vangelo nel mondo. Tutti insieme, come il suo unico Popolo: malati e accompagnatori, anziani e giovani, laici e consacrati, preti e vescovi. Non c’è differenza quando ci mettiamo con umiltà e gioia dietro al Signore Risorto. Nel pane eucaristico troviamo la radice del nostro essere la sua Chiesa, nutrita dal dono del suo amore e inviata ad annunciare a tutti la misericordia e il perdono. Non si tratta perciò di un semplice rito, pur bello e tanto sentito da molti. È il segno forte di ciò che siamo chiamati ad essere: Chiesa in missione o, come ci ha tante volte ripetuto Papa Francesco in tutto il suo intenso pontificato, “Chiesa in uscita”.
Seguiamo dunque Gesù sulle strade del mondo, facendoci con il dono del suo Spirito, strumento di unità e di pace. Da Bernadette impariamo ad amare tutti, così come noi siamo amati: lei, in modo sorprendente e straordinario, ha dato la vita per i poveri e i peccatori. Alla Vergine Immacolata, la bella Signora che le ha chiesto di pregare e fare penitenza, chiediamo di metterci anche noi ogni giorno alla scuola del suo Figlio Gesù e così continuare il cammino da veri PELLEGRINI DI SPERANZA CON MARIA!
