Lourdes: catechesi conclusiva dell’arcivescovo

Oggi, nella basilica di Santa Bernadette, a Lourdes, il nostro arcivescovo ha tenuto la catechesi conclusiva del pellegrinaggio organizzato dall’Opera diocesana pellegrinaggi. “Questo è un pellegrinaggio segnato dalla festa – ha fatto notare mons. Francesco Alfano -. Abbiamo ascoltato il popolo gioire: che bello! Andiamo via da Lourdes con questa parola di Dio che ci viene consegnata e dobbiamo portare nel cuore e che deve diventare motivo di speranza per la nostra vita: il popolo cristiano è un popolo che sa gioire, sa fare festa, sa condividere la gioia con chi non ce la fa perché vive la sofferenza, dolore, violenza”.
Certo, ha chiarito il presule, “la gioia non può fermarsi all’allegria o all’emozione del momento. Non rimarremo qui per sempre. La nostra gioia per essere vera deve riempire la nostra vita”. Come si fa? “Ne abbiamo fatto esperienza – ha ricordato il nostro pastore -, incontrando Gesù, insieme con Maria, con l’esempio di Bernardette. Gesù è la nostra gioia”. Una delle parole che la Signora dice a Bernadette è di andare a bere alla sorgente, ma nella grotta non c’era apparentemente e la ragazza ha dovuto scavare per trovare l’acqua. Ma cosa ha voluto dire la Signora? “Qual è la sorgente vera? E’ ancora una volta Gesù – ha chiarito mons. Alfano -. Ecco il motivo profondo della nostra gioia”.
In riferimento alla celebrazione dell’Eucaristia, l’arcivescovo ha sottolineato l’importanza di capirne il valore altissimo: “Non sciupiamo l’Eucaristia, non è un’abitudine, viviamola bene. Diciamo alle nostre comunità che l’Eucaristia non sia mai qualcosa che si ripete, piuttosto ci cambia nel profondo”. Infatti, “attraverso i sacramenti l’amicizia con Gesù diventa più forte. E nessuno potrà toglierci la gioia”. Allora, ha aggiunto il presule, “torniamo a casa con la gioia della conversione. La gioia del popolo di Dio è la gioia del popolo che sa cantare, lodare, ringraziare fino alla fine della propria vita”.