Lourdes: Via Crucis

Oggi i pellegrini della nostra diocesi a Lourdes hanno vissuto un altro momento significativo: la Via Crucis. Nella meditazione finale il nostro arcivescovo ha sottolineato: “Una pietra. Qunati messaggi in questa pietra. Noi siamo qui per coglierne qualcuno dopo aver percorso tutte le tappe della Via Dolorosa. Qui c’è una pietra che dovrebbe significare la fine di tutto. La pietra di una tomba, che invece non dagli uomini è stata rotolata, come ci dicono i Vangeli. Quella che doveva essere una caverna che custodiva corpi senza vita è diventata con il passaggio di Gesù luogo testimone della vita”. Così qui ci sono “la morte e la vita, la sconfotta e la vittoria: questa è la Pasqua, questa è la conversione, il passaggio che ogni giorno siamo chiamati a fare ogni giorno lungo il percorso doloroso della nostra vita. Se lasciamo agire il Signore con la Sua potenza, anche il buio viene raggiunto dalla luce”. Questa è l’esperienza che ha fatto Bernardette nella grotta: “Persino nei luoghi più brutti della nostra vita può arrivare la luce di Dio. Ecco la gioia della conversione: se ci apriamo a Dio anche quando ci costa e lasciamo agire Lui, allora tutto comincia ad essere letto in modo nuovo e possiamo anche noi toccare con mano la presenza del Risorto. Non Lo cerchiamo più nella tomba, ma Lo riconosciamo, anche quando i nostri occhi grondano lacrime”. Anche a Bernardette non è stata risparmiata la sofferenza fino alla fine, “ma ha avuto la forza nella fede di continuare a gioire perché il Cielo è arrivato qui sulla terra attraverso Gesù. Affidiamo a Maria Santissima questo cammino di fede che in questi giorni si fa per noi intenso, profondo e pieno di vita nuova”, ha concluso.