Unità Pastorale di Gragnano

L’Unità Pastorale di Gragnano nella settimana della festa del Corpus Domini

Se vedessimo che è Cristo l’uomo bisognoso, l’uomo torturato, l’uomo prigioniero, l’uomo ucciso, lui in ogni figura umana calpestata così indegnamente lungo le nostre strade, scopriremmo questo Cristo calpestato come moneta d’oro che si raccoglie con cura e si bacia, né certo ci vergogneremmo di lui“.

Così parlava, in un’omelia, otto giorni prima di essere assassinato (24 marzo 1980) mons. Oscar Arnulfo Romero, arcivescovo del Salvador. A tutti è noto che il suo martirio avvenne proprio mentre stava celebrando l’Eucaristia: la sua voce, profondamente evangelica, aveva colpito interessi infami che umiliavano una popolazione povera e oppressa. Le sue parole intrecciano Eucaristia e amore, Cristo e miseria, Parola di Dio e giustizia sociale. Il rischio di separare queste realtà era già stato denunziato dai profeti che temevano un culto alieno dall’impegno nella storia. «Io detesto e respingo le vostre feste – diceva il Signore per bocca di Amos – anche se mi offrite olocausti, io non gradisco i vostri doni. Scorra piuttosto come acqua il diritto e la giustizia come un torrente perenne» (5, 21-24).

E’ con questo spirito che le parrocchie dell’Unità Pastorale di Gragnano si sono messe in cammino in preparazione alla domenica del Corpus Domini: martedì sera al chiostro di San Leone insieme ai giovani in una preghiera per la pace nel contesto della “notte bianca dello Spirito”, e sabato sera nella Chiesa Madre del Corpus Domini nell’adorazione eucaristica cittadina, attraverso la testimonianza di storie di vita vissuta e donata. Ed il cammino delle comunità gragnanesi continua ogni giovedì sera alle 20.30 con le adorazioni itineranti, stretti intorno all’Eucarestia, evento d’amore che ci chiama a rigenerarlo nella quotidianità della vita. «Poiché c’è un solo pane noi, pur essendo molti, siamo un corpo solo» (1 Corinzi 10, 17).