Costanza Starace nacque a Castellammare di Stabia (Napoli) il 5 settembre 1845, da Francesco Starace e Maria Rosa Cascone.
Da ragazza ha frequentato un collegio gestito dalle Figlie della Carità. Questa atmosfera la spinse a consacrarsi al Signore. La cattiva salute, tuttavia, le ha richiesto di tornare dalla sua famiglia e continuare gli studi a casa.
Insieme ai suoi studi ha anche iniziato a coltivare una forte vita di preghiera. Quando la sua salute si stabilizzò, annunciò ai suoi genitori il suo desiderio di entrare in una comunità religiosa di clausura, loro, tuttavia, si opposero e rimasero contrari all’idea.
L’8 giugno 1867 fece la sua professione nel Terzo Ordine dei Servi di Maria, prendendo il nome di Suor Maria Maddalena della Passione. Il vescovo Francesco Petagna le chiese quindi di dirigere le Figlie di Maria e di insegnare la fede ai bambini locali. Questa esperienza unita all’epidemia di colera che colpì la zona portò la giovane Sorella a fondare la Congregazione delle Suore Compassioniste Serve di Maria nel 1869; il loro carisma: “condividere il compassionevole Gesù e la Madre Addolorata, per aiutare il prossimo in tutti i suoi bisogni, spirituali o corporali”.
Insieme al suo amore per Gesù Crocifisso, aveva anche una forte devozione per la sua Madre Addolorata. Il suo rosario era il suo compagno costante, pregandolo numerose volte al giorno.
Per tutta la sua vita suor Maria Maddalena ha esercitato le virtù teologiche e cardinali che le hanno permesso di vivere nella fede e abbandonata alla volontà di Dio in ogni cosa. Era nota per esclamare: “La volontà di Dio è l’unico obiettivo della mia vita” e “La volontà di Dio è il mio paradiso”.
Per Madre Starace la preghiera non era qualcosa da relegare in una sfera privata, ma era il carattere da cui scaturiscono le attività quotidiane. Nel suo ruolo di Superiora ha testimoniato: “La preghiera è l’unico mezzo per governare bene”.
Aveva un forte e chiaro senso di santificazione personale attraverso la fedele esecuzione dei propri doveri: “Il mondo non si rinnova quando le persone concepiscono la santità come qualcosa di diverso dall’adempiere ai doveri del proprio stato. Il lavoratore sarà santificato nel suo posto di lavoro, il soldato diventerà santo nell’esercito. Il paziente sarà santificato in ospedale, lo studente attraverso lo studio, l’agricoltore nella fattoria, il sacerdote attraverso il suo ministero, l’amministratore nel suo ufficio. Ogni passo avanti sulla strada per la santità è un passo nel sacrificio dell’adempimento del proprio dovere “.
La sua vita di servizio verso Dio e il prossimo giunse alla fine santa il 13 dicembre 1921 quando morì di polmonite. Ne seguì immediatamente una testimonianza spontanea della sua vita santa.
Il suo processo di beatificazione iniziò il 4 aprile 1939. Il 7 luglio 2003, papa Giovanni Paolo II la proclamò “Venerabile” e il 21 ottobre 2004 fu approvato il miracolo per la sua beatificazione.