Iniziare la Quaresima alla vigilia di una festa molto sentita, come quella del patrono.
È successo questanno, nella nostra diocesi, coincidendo il Mercoledì delle ceneri con la vigilia della festa di SantAntonino Abate, patrono di Sorrento e compatrono con San Catello della diocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia.
A celebrare la messa con il rito delle ceneri è stato il nostro Arcivescovo, mons. Francesco Alfano.
Il Mercoledì delle ceneri ha detto il presule chiede tempo di ascolto e di silenzio, di penitenza e di conversione, nel cammino di preparazione alla Pasqua.
Nel Mercoledì delle ceneri, ha proseguito, come cristiani ci presentiamo penitenti, riconoscendo di aver peccato davanti a Dio e agli uomini, il che è anche più difficile. Allora, dobbiamo metterci in ascolto di Dio, che ci indica la strada della conversione.
La Quaresima rappresenta anche linvito a radunarci tutti insieme per andare incontro al Signore, riconoscere che solo Dio è al centro del nostro cammino ed è il tutto della nostra vita, confessare i nostri peccati. Non cè festa che non parta dal riconoscimento dei propri limiti, per i quali occorre chiedere perdono. Pure Benedetto XVI, nellannuncio clamoroso che ha dato, ha chiesto perdono per i suoi difetti.
LArcivescovo ha poi invitato a riscoprire la gioia di stare insieme, lasciandosi riconciliare da Cristo. È necessario, ha sottolineato mons. Alfano, accettare il dono della riconciliazione che Dio ci fa per mezzo di Cristo. Ed è proprio Gesù che guida il popolo di Dio verso la verità e ci avvicina gli uni agli altri per testimoniare insieme la bellezza dellessere cristiani.
Commentando il Vangelo, il Presule ha evidenziato che una fede vera non è legata allapparenza.
Il digiuno, poi, indica la necessità di riscoprire ciò che veramente conta, che non ci stordisce, che non ci illude e che non ci rende schiavi.
LArcivescovo ha, quindi, esortato: Togliamoci la maschera e facciamoci compagni di viaggio. Toccati dalla Grazia, camminiamo insieme senza chiudere gli occhi alle esigenze degli altri. Viviamo la fede in modo coerente ogni giorno. Diventiamo, in questa Quaresima, piccoli fari di bontà, comunione e amore.