17 Aprile 2025

Messa Crismale nell’Anno Giubilare 2025, Mons. Alfano “Abbiamo bisogno di testimonianze credibili e di linguaggi comprensibili”

La Messa Crismale, in quest’anno giubilare, rappresenta una vera e propria manifestazione per la Chiesa locale: la benedizione degli Oli per i sacramenti, il rinnovo delle promesse sacerdotali, la preparazione imminente alle celebrazioni pasquali. Una liturgia intensa e significativa, che racchiude una forza simbolica e spirituale bellissima. Una celebrazione solenne, che anticipa il triduo pasquale, presieduta dal Vescovo in ogni Diocesi.

 

L’Arcidiocesi Sorrento – Castellammare di Stabia, ha risposto con una forte presenza alla solenne messa, che si è celebrata ieri sera a Sorrento, presso la Cattedrale dei Santi Filippo e Giacomo, raggiunta in processione da Mons. Francesco Alfano e i presbiteri della diocesi. Prima della celebrazione, infatti, sono stati recitati i Vespri, nella Basilica di Sant’Antonino, patrono della città. Ricorre quest’anno il quattordicesimo centenario della morte del Santo e il centesimo anniversario dell’elevazione a Basilica Pontificia della chiesa a lui dedicata.

 

 

Nel corso dell’intensa e ricca omelia Omelia, Mons. Alfano si è rivolto in primis ai presbiteri.

È affidato innanzitutto a noi, carissimi fratelli presbiteri, l’annuncio giubilare della grazia. L’Anno Santo che stiamo vivendo con le nostre comunità, non può ridursi ad appuntamenti celebrativi. L’annuncio ha bisogno di testimonianze credibili, di linguaggi comprensibili, di gesti concreti che ne mostrino il compimento. Le sfide pastorali che abbiamo davanti non sono di facile soluzione. Richiedono sì tempi lunghi ma anche visione profetica. Non basta l’intuizione di qualcuno, sempre pronto a trovare la risposta giusta e soddisfacente ma da solo. C’è bisogno del contributo di tutti”.

 

Un itinerario di grazia, faticoso ma necessario, che cammina parallelamente al Cammino Sinodale delle Chiese in Italia, le cui tappe (narrativa, sapienziale e adesso quella profetica) sono poi culminate nell’Assemblea Sinodale Nazionale, le cui conclusioni hanno suscitato grande stupore. Assemblea che ha visto la partecipazione di tre delegati diocesani, che hanno raccontato quotidianamente, insieme a Mons. Alfano, attraverso i canali diocesani, quanto stavano vivendo.

 

 

Sono venuti fuori ostacoli e incomprensioni, che non hanno però bloccato il cammino, davanti a delegati maturi e per nulla clericali. Abbiamo vissuto invece l’umiltà e il coraggio di accompagnare il processo di riforma della Chiesa, anche nei momenti di difficoltà. L’immagine che il Cammino Sinodale ci sta restituendo è quella di una Chiesa che non sta in alto, non si impone, ma si fa prossima, si fa piccola per servire”.

 

Ed infine, ma non per importanza, al termine dell’omelia un doveroso richiamo al Pellegrinaggio giubilare che come Arcidiocesi abbiamo vissuto e condiviso a Roma poche settimane fa. Un’esperienza che ci ha tanto emozionato, tra partenze all’alba e lunghe attese. Certo una giornata non priva di difficoltà, ma eravamo davvero tanti (circa quattromila) e camminare insieme non è mai cosa da poco.

 

Popolo di Dio, prosegui il cammino con coraggio. Non fermarti per strada se non per attendere chi è più lento e non ce la fa. Guarda avanti con fiducia, anche quando la meta sembra lontana, irraggiungibile. Sogna un futuro di pace, sognalo con Dio e affrettati ad anticiparlo. Ricordati che sei stato posto come segno profetico per tutti – conclude Mons. Alfano.

 

CLICCA QUI PER L’OMELIA COMPLETA

condividi su