Mons. Alfano: “Al centro della storia c’è Gesù”

Domenica 29 novembre – prima Domenica di Avvento – ci presenta un passo del Vangelo di Luca:
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
 «Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
 Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria.
 Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.
 State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».
 
Su questo passo del Vangelo ci offre un pensiero il nostro arcivescovo, mons. Francesco Alfano:
“Inizia un nuovo anno liturgico speciale, voluto da Papa Francesco e accolto da tutti con gratitudine: l’Anno giubilare della Misericordia. Facciamo i primi passi preparandoci ad aprire la Porta santa della misericordia in ogni Chiesa particolare in tutto il mondo. E il primo passo ce lo suggerisce proprio la liturgia di questa prima domenica di Avvento: segni nella natura, nel cosmo, nella storia, segni che sconvolgono, preoccupazioni, attese, conflitti, violenze, morte. Quanto è grande questo lungo tempo di angoscia e di smarrimento che viviamo anche oggi e ci lascia senza fiato. Ecco l’invito di Gesù: tutto quanto accade nella storia con la responsabilità che abbiamo per migliorare il mondo e il cammino dell’umanità ci porta decisamente verso l’incontro con il Signore. Ecco perché dobbiamo aprire simbolicamente la Porta e realmente la nostra vita all’incontro con Dio.
Al centro della storia non ci siamo noi, pur desiderosi di un mondo migliore e angosciati dalle miserie e dalle contraddizioni del nostro tempo, ma c’è Lui, Gesù, il Figlio dell’Uomo. Egli viene per liberarci e verrà alla fine per trasformare definitivamente il nostro mondo e la nostra storia e introdurci nel mistero di Dio, dove saremo beati per sempre. L’Avvento ci ricorda che ogni anno che iniziamo è un anno nuovo e di grazia. Alziamo il capo. Liberiamoci non solo interiormente e materialmente da ciò che non ci fa vedere e non ci fa andare incontro all’altro, da ciò che non ci fa cogliere la preziosità del tempo e delle occasioni che ci sono messe davanti. Nella veglia, nella preghiera, nell’ascolto della Parola, nella relazione fraterna, nella costruzione quotidiana dei rapporti belli, autentici, veri, giusti, forti nella fede e nella speranza andiamo incontro al Signore. Allora, la Porta che stiamo per aprire ci ricorderà concretamente e continuamente che il Signore viene e solo nella misura in cui ci apriamo gli uni agli altri potremo godere della Sua venuta”
 

I Domenica di Avvento 29 novembre 2015

Mons. Alfano: “Al centro della storia c’è Gesù”Domenica 29 novembre – prima Domenica di Avvento – ci presenta un passo del Vangelo di Luca:In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina. State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».

Posted by Arcidiocesi Sorrento – Castellammare di Stabia on Venerdì 27 novembre 2015