Mons. Alfano alla Notte Bianca dello Spirito: ognuno faccia la sua parte per realizzare il progetto di Dio

“Si può far festa, cioè ringraziare Dio e condividere la gioia, persino nelle difficoltà, aprendosi e andando incontro a chi non fa festa, a chi è escluso, a chi è dimenticato, a chi porta un peso, ai poveri di ogni tipo, di speranza, di gioia, di senso, di fede, di amicizia”. Questo invito alla speranza è venuto, lunedì 1° giugno, dal nostro arcivescovo, mons. Francesco Alfano, nell’omelia della Santa Messa, celebrata nella concattedrale di Castellammare di Stabia, in occasione della Notte Bianca dello Spirito, organizzata dal Servizio diocesano di pastorale giovanile.
Questo invito alla speranza e all’apertura anche per noi è una provocazione, come ci mostra la parabola dei vignaioli assassini, che dopo aver picchiato e ucciso i servi, uccidono anche il figlio del padrone della vigna: “Non solo il Signore ci invita alla sua mensa, ma ci chiede di condividere la sua missione. Come ci dice Gesù nel Vangelo, il Padre non si ferma davanti al rifiuto degli uomini. Anche noi non dobbiamo scoraggiarci quando ci scontriamo in una chiusura totale. Il padrone della vigna manda i suoi servi, malgrado ci sia la chiusura, l’incomprensione e la violenza, e poi il suo figlio, fidandosi”. Questa non è solo una parabola raccontata da Gesù: è la storia della salvezza. Dio ha mandato Gesù, eppure è stato messo in croce. “Anche noi, tante volte, diciamo no a Dio, anche in modo indiretto, scegliendo altro da Lui – ha sottolineato il nostro pastore – o non scegliendo di stare accanto agli altri”. Ma la logica di Dio è che “la pietra scartata dagli uomini viene scelta come testata d’angolo. E noi? La parabola non solo ci invita ad accogliere il meraviglioso progetto di Dio che si compie in Gesù, ma a dire il nostro sì, senza scoraggiarci: quando la pietra – noi, gli altri, la società, i giovani – viene scartata, allora dobbiamo considerarla pietra angolare. Perciò, noi possiamo cantare e uscire”.
Ogni uomo è amato da Dio e lo dobbiamo mostrare “con i nostri gesti, con le nostre azioni, con le nostre scelte, con la gioia di stare insieme”. Di qui l’invito dell’arcivescovo: “La pietra scartata è divenuta testata d’angolo: guardiamo così il nostro mondo, i nostri fratelli, la nostra società. Cambiamo il mondo così: giovani, adulti, famiglie, anziani, poveri, scartati, giudicati, disprezzati. Andiamo incontro agli altri con gli occhi e il cuore di Dio, con la forza dello Spirito per raggiungere ogni uomo con il progetto di Dio. Facciamo anche noi la nostra parte”.
 

Preghiera, incontro, evangelizzazione, accoglienza, sostegno, fede. Sono solo alcune delle emozioni e delle esperienze respirate e vissute alla Notte Bianca dello Spirito…

Posted by Pastorale giovanile Sorrento-Castellammare on Martedì 2 giugno 2015

 

di Gigliola ALFARO