Mons. Alfano chiude l’anno liturgico nel silenzio della Cattedrale di Sorrento

L’intesa omelia ai primi vespri della Solennità di Cristo Re e un invito a tutta la Chiesa diocesana

“Vorrei rivolgere un invito pressante a tutta la Chiesa diocesana in questo tempo di crisi che stiamo attraversando e che ci vede smarriti, disorientati, a volte persino sfiduciati. A Voi presenti in questa cattedrale e a tutti Voi che mi ascoltate attraverso i mezzi di comunicazione ripeto, insieme al profeta: “Così dice il Signore Dio…” (34, 11). La sua Parola risuona in mezzo a noi con forza, ci sorprende. Ci permette di entrare in comunione con Lui, fino a sintonizzarci con il suo stile misterioso e fecondo. Non ci fa sentire più soli, anche quando dobbiamo continuare ad affrontare situazioni dolorose che ci sfiancano e mostrano la nostra fragilità, come ora sta accadendo in tanti ospedali” – Mons. Francesco Alfano.

La Cattedrale di Sorrento è semi vuota. Pochissime le persone presenti, in rappresentanza del Clero diocesano, erano presenti: il Vicario Generale, il Vicario per il Clero, i Vicari di Zona ed i sacerdoti della Città di Sorrento, tanto raccoglimento e una telecamera per la ripresa. Si è chiuso ieri sera, con i Vespri della Solennità di Cristo Re, un anno liturgico inteso e faticoso. A fare da eco, in un silenzio rumoroso, l’intensa omelia del pastore, che ha rivolto un pensiero a quanti lo hanno ascoltato.

“Risuoni questa Parola di verità e di vita nelle nostre comunità parrocchiali, che in questo tempo fanno più fatica a ritrovare la gioia del camminare insieme. Raggiunga ciascuna delle nostre famiglie, dove il peso della quotidianità sembra spesso lasciare poco spazio all’ascolto di Dio che pure è presente in ogni casa. Tocchi i cuori dei giovani, attenti ai segni forti di autenticità e di testimonianza più di quanto riusciamo a cogliere dai loro volti e dai loro atteggiamenti. Penetri in modo intenso e incisivo, nell’animo di Voi tutti, carissimi sacerdoti e diaconi, consacrati e consacrate, chiamati con me ad essere come Ezechiele voce profetica che annuncia con gesti e parole la Buona Notizia del Regno di Dio che viene”.

In chiusura, il Vescovo Alfano, ha ricordato la missione che abbraccia e coinvolge tutto il popolo dei battezzati, espressa la scorsa estate nella Lettera Pastorale.

“La affido con trepidazione al cuore di ciascuno di Voi, perché sostenga il rinnovamento missionario della nostra Chiesa diocesana reso ancora più indispensabile da questo tempo di pandemia: l’urgenza del “partecipare”, la necessità del “condividere” e la novità dell’ “accogliere” diventino sempre più lo stile delle nostre comunità, riflesso umile ed entusiasta dell’agire di Dio in mezzo a noi. Come l’apostolo Pietro dinanzi ai servi del centurione Cornelio, anche noi ci lasceremo guidare dallo Spirito che ci ordina: “àlzati, scendi e va’ con loro” (At 10,20) – conclude.