Mons. Alfano: “Il senso delle nostre scelte viene dal suo amore”

Domenica 9 dicembre ci presenta un passo del vangelo di Luca:

Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetràrca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetràrca dell’Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetràrca dell’Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Càifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccarìa, nel deserto.
Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaìa:
«Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni burrone sarà riempito, ogni monte e ogni colle sarà abbassato;
le vie tortuose diverranno diritte e quelle impervie, spianate.
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!».

Su questo passo del Vangelo, ci offre una riflessione, il nostro arcivescovo, mons. Francesco Alfano:

Preparate la via del Signore.

Risuona forte l’invito del profeta Isaia in questo tempo di avvento attraverso la voce di Giovanni Il Battista. Preparate la via del Signore. Perché se è vero che noi siamo in cammino per andare incontro al Signore bisogna che ci prepariamo, che prepariamo la sua strada. Lui viene, Lui verrà. Ma noi? Come gli andiamo incontro? Ecco la figura tipica dell’Avvento del Battista. L’evangelista Luca ce lo presenta così, in un tempo particolare mentre i grandi della terra dominano e fanno sentire tutta la forza del loro potere – potere politico, potere religioso. Nel deserto quest’uomo fa sentire un’altra forza, la forza di un Dio che viene a dare compimento alle sue promesse. Lui, con la sua vita austera, Lui con il segno penitenziale del battesimo, dell’acqua che purifica, Lui che invita tutti a rivedere non solo la propria vita ma le proprie speranze e a prepararsi al grande appuntamento della storia. Il Signore viene. Eccolo, Giovanni Battista, che fa sentire forte la sua voce e fa arrivare il messaggio. Tutto ciò che i profeti avevano annunciato: ora è il suo tempo, si compie. Bisogna che noi ci svegliamo, ci apriamo al grande annuncio ed eliminiamo ciò che è ostacolo a questo incontro con il Signore. La via del Signore dovrà essere oggetto di non solo attesa ma anche di impegno concreto. Perché non è una via che sceglierà alcuni privilegiati ed escluderà gli altri. Giovanni Battista scuote le coscienze perché la parola del Signore si compie così, egli compirà prodigi, egli eliminerà ogni elemento estraneo che possa fare da turbante con l’incontro con Lui e sarà data a tutti la possibilità di vedere il Signore. Noi ascoltiamo questa parola in questo tempo forte dell’avvento lasciandoci scuotere nelle coscienze. Ritestiamo le speranze, ravviviamo la gioia dell’incontro con il Signore e impegniamoci nella vita di ogni giorno, nei nostri rapporti, nelle nostre scelte a non fermarci a ciò che ci preoccupa. Guardiamo lontano, il senso della nostra vita è Lui e il senso delle nostre scelte viene dal suo amore.

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