Mons. Alfano: “In Quaresima riscoprire la gioia della compagnia del Signore”

 Domenica 14 febbraio – prima Domenica di Quaresima – ci presenta un passo del Vangelo di Luca:
 
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”».
Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».
Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano”; e anche: “Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «È stato detto: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».
Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.
 
Su questo passo del Vangelo ci offre un pensiero il nostro arcivescovo, mons. Francesco Alfano:
 
“Gesù tentato nel deserto. Ogni anno cominciamo la Quaresima così, con questa esperienza intensa, forte e imbarazzante, perché dinanzi a Gesù che pronuncia parole altissime, o che compie gesti prodigiosi, siamo attirati, stimolati ad inginocchiarci anche noi e dire al Signore: ‘Tu sei il Santo e noi i peccatori, ma dinanzi a Gesù che subisce il fascino, sottile profondo e continuo delle tentazioni, rimaniamo senza parole’. Dove arriva l’amore di Dio? Si è talmente unito a noi e ha fatto talmente sue le nostre miserie, le nostre contraddizioni, da sperimentare tutto della nostra umanità. Cosi Lui ci porta l’amore del Padre: è un annuncio di speranza, di salvezza, di gioia quello che riceviamo mettendoci dinanzi a questa scena del Vangelo che non riguarda solo il momento iniziale del ministero di Gesù, ma, come l’evangelista Luca ci fa cogliere, tutto il suo percorso, perché fino alla fine il demonio lo tentò, fino alla croce.
Gesù, pieno dello Spirito di Dio, affronta la vicenda umana con le sue mille sfaccettature, con le sue tentazioni terribili, con la sfiducia di chi non si sente più amato da Dio e vorrebbe possedere le cose, il potere, la vita al posto di Dio. L’affronta con lo spirito di Dio e supera e vince.
La forza della Parola, il rapporto con il Padre, la Verità di se stesso gli permettono di smascherare il male, di chiamare le cose per nome e di presentarsi all’appuntamento con la storia che attende salvezza come il Vero Uomo. Iniziare la Quaresima per noi significa guardare la nostra realtà, fare i conti con le nostre miserie, chiamare per nome l’oscuro fascino del male, che pure ogni giorno ci tenta, ci avvolge, ci seduce, ma senza scoraggiarci, senza appesantirci, non si tratta i mostrare un volto triste, no al contrario siamo figli amati. Questo cammino quaresimale ci aiuti a riscoprire la gioia di essere sempre in compagnia del Signore anche quando saremo tentati di chiuderci in noi stessi: questa gioia è quanto Dio ci donerà ogni giorno. 
 
 

I Domenica di Quaresima 14 febbraio 2016

Mons. Alfano: La Gioia della compagnia di Gesù…Riprese realizzate nella Parrocchia San Ciro in Caprile, Gragnano, grazie per l’accoglienza.

Pubblicato da Arcidiocesi Sorrento – Castellammare di Stabia su Venerdì 12 febbraio 2016