Mons. Alfano: Messa crismale, “Diffondiamo la gioia del Vangelo”

La cattedrale di Sorrento gremita, come nelle grandi occasioni. Tutta la comunità diocesana riunita intorno all’arcivescovo, mons. Francesco Alfano, ai sacerdoti, ai diaconi e ai seminaristi per una delle Messe più partecipate dell’anno: la Messa crismale. L’appuntamento, quest’anno, è stato anticipato alla sera del Mercoledì Santo, in modo da permettere a un maggior numero di persone di partecipare. Presenti alla celebrazione anche molti turisti, presenti a Sorrento per la Settimana Santa. Oltre cento i sacerdoti che hanno concelebrato; presente anche il vescovo emerito, mons. Felice Cece.
 
In questo clima di preghiera, ma anche di festa, è risuonata forte la parola dell’arcivescovo. “Come annunciare il Vangelo oggi in una società che ci spinge a prevalere per affermarci, a possedere per essere felici, a ignorare tutto e tutti per vivere liberi?”, ha chiesto mons. Alfano (in allegato l’omelia in versione integrale), dopo aver ricordato che “siamo tutti missionari per vocazione”.
 
 Ma qual è lo stile dei discepoli di Gesù? “Il modello – ha chiarito mons. Alfano – non potrà essere quel modo così comune di pensare e di agire, caratterizzato dalla volontà di potenza e di predominio. Al centro della loro azione non ci saranno più essi stessi ma gli altri, da raggiungere e amare, da servire facendosi piccoli, preferendo cioè l’ultimo posto. La missione nasce dunque dall’alto della croce, dove Cristo dona se stesso senza riserve”. In realtà, “tutto il Popolo di Dio è raggiunto dalla potenza dello Spirito ed è messo in condizione di ‘uscire’ dal proprio piccolo mondo per andare incontro a ogni uomo e a ogni donna. Siamo chiamati, guidati, addirittura spinti dal soffio dello Spirito per vincere ogni resistenza e farci servi per amore”.
 
Mons. Alfano ha dedicato un pensiero a varie realtà della nostra comunità, iniziando con le famiglie. “Insieme – ha affermato – dobbiamo dire un ‘no’ deciso a tutto ciò che minaccia l’armonia della coppia e la crescita dei figli” e, al tempo stesso, “vogliamo con maggiore intensità gridare il nostro ‘sì’ convinto ed entusiasta a tutto ciò che ci apre alla bellezza e ci mette in relazione gli uni con gli altri: ‘sì’ alla vita dal concepimento alla morte, ‘sì’ all’altro da accogliere e amare così come è, ‘sì’ al dialogo tra le generazioni perché mai più nessuno si senta uno scarto!”.
 
Un pensiero per i giovani: “Diciamo insieme il nostro ‘no’ a chi vuole rubarvi la speranza, a chi propone la via facile e illusoria della violenza, della corruzione, della raccomandazione. Con le nostre scelte coraggiose gridiamo un ‘no’ forte a quanti vi privano del vostro futuro e di quei diritti indispensabili per ogni essere umano”.
 
E poi i sacerdoti: il sacro crisma “ci consenta di spendere ogni nostra energia a favore dei piccoli, dei deboli, degli oppressi, degli sfruttati, degli emarginati, dei violenti, dei disperati, dei senza lavoro, dei dimenticati. È la nostra missione, per la quale siamo stati unti nel Battesimo”.
 
Infine, un invito: “Diventiamo una ‘Chiesa in uscita’, che va incontro a tutti per comunicare a ogni persona la vita di Gesù Cristo”. “Diffonderemo così ovunque, con la forza che ci viene dallo Spirito e il coraggio di una testimonianza profetica, ‘la gioia del Vangelo”!”, ha concluso mons. Alfano.
 
Dopo l’omelia il vescovo ha benedetto gli oli santi: il crisma, l’olio dei catecumeni e l’olio degli infermi.  Durante la messa tutti i sacerdoti hanno rinnovato le promesse fatte nel giorno della loro ordinazione.  Al termine della celebrazione l’arcivescovo ha offerto in dono a ogni sacerdote un libro sulla liturgia, “Ars Celebrandi”.
 

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di Gigliola ALFARO