Domenica 12 marzo ci presenta un passo del vangelo di Matteo.
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui.
Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, lamato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo».
Alludire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo.
Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio delluomo non sia risorto dai morti».
Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, lamato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo».
Alludire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo.
Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio delluomo non sia risorto dai morti».
Su questo passo del Vangelo, ci offre una riflessione il nostro arcivescovo, mons. Francesco Alfano:
La seconda tappa del cammino quaresimale è ancheessa fissa come la prima. Dopo la pagina del battesimo di Gesù e delle tentazioni che ci ha messo in condizione di seguirlo, ecco il racconto della trasfigurazione. Una pagina nota e comune ai vangeli e che abbiamo tutti tanto cara: i discepoli sul monte con Gesù trasfigurato. In questo modo Gesù viene in aiuto ai suoi discepoli che fanno fatica a seguirlo per la via della croce che Lui ha annunciato con la quale compirà la sua missione di Messia crocifisso e risorto. Fanno fatica proprio come facciamo fatica noi. Seguire Gesù portando la croce, accettando la fatica, il dolore, la sofferenza, la rinuncia, il sacrificio, linsuccesso, non è facile. Preferiremmo un risultato immediato, positivo, che tutto si realizzi nel migliore dei modi ma non è così. Seguire Gesù non è facile ed ecco allora laiuto che il Signore offre ai discepoli. Lo seguiamo anche noi, almeno idealmente, ma la Quaresima è la possibilità di andare dietro a Gesù e di farci aiutare da Lui. Come? I discepoli non sanno, non capiscono ma nel silenzio sono con Lui sul monte. Quello che viene donato loro è inimmaginabile e incredibile. Il volto splendente, le vesti trasfigurate, qualcosa di bello che rimanda alla bellezza di Dio. Gesù è nel suo splendore e nella sua gloria, insieme a Mosè ed Elia che rimanda a tutto il cammino del popolo. Non siamo soli, siamo inseriti nella storia di un popolo di Israele, per noi popolo dei cristiani, la chiesa, i Santi, tutti quelli che ci hanno preceduto, per essere aiutati a stare con Lui. Ma ancora non è facile per i discepoli, presi dallo stupore, dal timore per bocca di Pietro, vorrebbero bloccare la scena dicendo Rimaniamo qui. Nel cuore di questa esperienza ecco una voce che esce dalla nube, tutti i rimandi biblici che fanno cogliere la presenza di Dio. E Dio, il padre, che per mezzo di Gesù, si rivolge ai discepoli e chiede loro una sola cosa: presentandolo Gesù come leletto, lamato, in cui cè tutto il suo compiacimento, chiede solo di ascoltarlo, fidarsi di Lui, anche nel momento del buio e della prova. Vivremo anche noi così questo momento di Quaresima, esercitandoci nellascolto fiducioso del Signore e seguendolo sulla via della croce? Lo chiediamo a Lui mettendoci con fiducia dietro di Lui in ascolto della sua Parola.
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