Mons. Alfano: “Restiamo svegli per amare Cristo nei fratelli”

Domenica 3 dicembre ci presenta un passo del vangelo di Marco:
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 
«Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare. 
Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati. 
Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».
 
Su questo passo del Vangelo, ci offre una riflessione, il nostro arcivescovo, mons. Francesco Alfano:
Ascoltiamo all’inizio dell’avvento, l’invito forte di Gesù. Ritorna ogni anno ed è prezioso per noi non solo per questo momento, ma sempre. Bisogna cominciare bene il periodo di avvento, l’anno liturgico che ci apre alle sorprese del Signor. È l’invito a vegliare, a stare svegli. “Quello che dico a voi, vegliate”, sono le parole di Gesù che leggiamo nel vangelo di Marco: “Lo dico a tutti, vegliate”. Quanto è importante per Gesù rivolgersi ai discepoli e sostenerli nel loro cammino? Molto di più spronarli per evitare che lungo il percorso di addormentino, si stanchino, si scoraggino, si dimentichino del motivo per cui stanno seguendo Gesù. Seguiamo anche noi Gesù perché siamo stati chiamati, seguiamo lui perché desideriamo accogliere Dio nella nostra vita. Perché questo desiderio forte di Dio, deve sostenere, accompagnare, spingere i nostri passi per andare verso gli altri, apprezzare tutto quello che ci viene offerto a vivere con senso grande di responsabilità e con consapevolezza anche le difficoltà e le prove. E dunque Gesù ci affida questo compito così importante, di non addormentarci, di non perdere la speranza, di non smarrire lungo la strada l’obiettivo, di non perdere di vista la meta. Ecco quanto è importante vegliare, sperare, dunque non perdere mai la fiducia, desiderare questo incontro con il Signore stando attenti a riconoscere i segni della sua presenza. Così come Gesù dice, questo padrone di casa, che ha affidato ai servi la responsabilità di gestire tutto quello che vi è dentro e al portiere il compito di rimanere sveglio in attesa del suo ritorno. Ci ha affidato il Signore, la grande responsabilità dei suoi ben. Dobbiamo vegliare sulla casa comune, tutti abbiamo questa responsabilità di essere vigili, attenti gli uni per gli altri, considerare che quanto riguarda ciascuno, è messo anche nelle nostre mani: far crescere l’attenzione per il bene comune. Il periodo di avvento ci prepara all’incontro del Signore col Natale, con la vita di ogni giorno fino all’ultimo giorno, solo se ci esercitiamo in questa virtù fondamentale: stare svegli per amare Cristo nei fratelli. 
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