Mons. Alfano: “Siamo pronti ad aprire la porta del cuore a Gesù?”

 Domenica 24 gennaio- III Domenica del Tempo Ordinario – ci presenta un passo del Vangelo di Luca:
Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch’io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.
In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.
Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
«Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l’unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi
e proclamare l’anno di grazia del Signore».
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
Su questo passo di Vangelo ci offre una riflessione il nostro arcivescovo, mons. Francesco Alfano:
“Gesù a Nazaret nella sinagoga del suo paese: così il Vangelo di Luca ci presenta l’inizio della predicazione di Gesù, con la sua gente, per lodare Dio nel giorno del riposo. Gesù davanti a tutti proclama, dal rotolo di Isaia, la descrizione del compito assegnato da Dio al suo inviato. Lo Spirito del Signore è su di me. Sono parole solenni e preziose che annunciano un tempo di grazia, di serenità, di vita per tutti, soprattutto per i poveri. Sono il tempo di Dio che entra nella storia degli uomini e riempie questa vicenda umana del suo Spirito. Sono parole che sono risuonate tante volte: la gente le ha ascoltate, commentate e pregate. Ma ora le legge Gesù, di cui tutti sentono parlare per i suoi gesti e la sua vita così particolare. Lo conoscono, è vero, ma che mistero porta dentro di sé. L’evangelista annota una prima fondamentale reazione di coloro che lo conoscono di più attraverso il silenzio e l’attenzione di tutti, i cui occhi erano fissi su di Lui. Che bella indicazione anche per noi: se vogliamo vivere il cammino della fede che la Chiesa ci propone soprattutto in questo Anno santo della misericordia dobbiamo imparare a tenere gli occhi fissi su Gesù. Innanzitutto, la domenica nella celebrazione eucaristica, ma questo può accadere ogni giorno, nella nostra vita quotidiana, leggendo il Vangelo, pregando il Signore, incontrando le persone, affrontando la vita con i suoi alti e bassi, luci e ombre.
 

III Domenica del Tempo Ordinario 24 gennaio 2016

Mons. Alfano: “Siamo pronti ad aprire la porta del cuore a Gesù?”Riprese realizzate nella Parrocchia Santa Maria di Casarlano, grazie per l’accoglienza.

Posted by Arcidiocesi Sorrento – Castellammare di Stabia on Venerdì 22 gennaio 2016