Cattedrale di Sorrento

Mons. Alfano: “Siate come operai nella vigna del Signore, partite dalle periferie, abbiate coraggio”

“È una gioia grande quella che viviamo, apriamo il cuore a Dio che ci edifica, ci trasforma. I nostri diaconi, attraverso la loro scelta, ne danno dimostrazione e ci rimettono nell’atteggiamento giusto, quello di una chiesa in cammino, che si fa serva, senza esclusione di nessuno” – le parole di Mons. Francesco Alfano, inaugurano la tanto attesa celebrazione, svoltasi ieri sera presso la Cattedrale di Sorrento.

Francesco Saverio Soldatini originario di Meta e Domenico Ruggiero, originario di Piano di Sorrento, hanno pronunciato le loro promesse davanti a Dio e al suo popolo, con non poca commozione, la stessa che si è presentata sui volti e negli occhi – specie delle famiglie degli ordinati – di quanti hanno preso parte alla celebrazione.  Era da tanto che l’Arcidiocesi di Sorrento Castellammare di Stabia, non viveva una simile celebrazione: gli ultimi diaconi permanenti, furono infatti ordinati vent’anni fa.

C’è Nazaret al centro della liturgia, non c’è Gerusalemme, se non da sfondo. Nazaret rappresenta la periferia, ma viene presentata dal Vangelo come la patria di Gesù. Lì, dove nulla è perfetto, dove la stessa identità del popolo di Israele è poco definitiva. Impariamo da Nazaret, carissimi ordinati, non partite dalle grandi cose, ma dalla fatica del quotidiano, siate attenti alle piccole cose. Restate lontano da quella gloria scintillante, da quei suoni e colori, che rappresentano solo l’illusione della vera felicità e ci portano via dall’essenziale” – la lettura del Vangelo e la sua attuale interpretazione, ci invita come sempre a profonde riflessioni.

I diaconi si sono inginocchiati, adesso sono lì, con il volto che guarda il pavimento della Cattedrale, scrutano il loro cuore, si preparano a vivere un tempo nuovo, mentre arriva forte l’invito di Mons.Alfano: “Annunciate il vangelo nelle frontiere del nostro tempo, attraverso la vostra vita ed e il vostro servizio. Partite dai margini, siate come operai nella vita del Signore, portate la buona notizia e non vi scoraggiante se troverete difficoltà, abbiate coraggio” – conclude.