Mons. Alfano sull’elezione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Oggi, martedì 3 febbraio, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, presterà giuramento di fedeltà alla Repubblica e di osservanza della Costituzione dinanzi al Parlamento presso l’Aula di Montecitorio. La cerimonia di insediamento al palazzo del Quirinale avrà luogo sempre oggi a partire dalle 11.30.
 
“Il neo presidente della Repubblica Sergio Mattarella rappresenta una garanzia per la rettitudine e l’altissima considerazione di una coscienza civile, che per un cattolico viene ancora più avvalorata dalla propria fede. Si tratta di essere nella società da laici, che non significa venir meno alla propria identità, ma, forti del patrimonio anche storico che in Italia ha significato tanto per la costruzione del nostro Paese, entrare in un dialogo che non escluda nessuno, che favorisca la partecipazione di tutte le forze culturali, sociali e politiche, alla ricerca del bene comune”. Lo dice il nostro arcivescovo, mons. Francesco Alfano, commentando l’elezione a capo dello Stato di Sergio Mattarella. “Bene comune – precisa il nostro pastore – che non è mai frutto di compromesso, ma è anche riconoscimento di letture diverse. In questo credo che la scelta del nuovo presidente sia veramente di grande speranza, come egli stesso ha voluto dire, in quel messaggio brevissimo, ma che lo ha collocato immediatamente, da una parte, nel cuore della gente e, dall’altra, nel suo ruolo di rappresentante dell’intero Paese”. Un’elezione che non è solo frutto di giochi politici: “Come abbiamo visto – evidenzia il presule – c’è stato un consenso così ampio di voti, in un momento così difficile, in cui la disaffezione dalla politica è grande e in cui anche la comunità cristiana ha tanto da recuperare, non per tornare a un collateralismo che non ci appartiene, ma per una responsabilità matura nella riflessione, nella ricerca e nelle proposte. Ripartire da qui è un bel segnale sul quale dovremo lavorare”.

 

di Gigliola ALFARO