Pellegrinaggio Pompei 2023

Apriamo ancora il cuore. Nonostante sentiamo il peso di ferite e sofferenze.Veniamo da un lungo cammino, non solo quello di questa notte. Si chiude un tempo liturgico forte. In questi 50 giorni dalla Pasqua alla Pentecoste abbiamo imparato a gustare il dono dello spirito.

La liturgia ci fa vivere ogni anno il cammino perché impariamo a vivere a pieno e fino infondo la storia dell’umanità. Siamo “quelli della via”, i primi cristiani venivano chiamati così. Il pellegrinaggio ci ricorda che dobbiamo imparare a camminare. Siamo discepoli in cammino, questa è la Chiesa. Anche questa notte, come sempre, non manca mai la croce che ci precede. Nel camminare insieme, non siamo una truppa o un esercito, ma siamo discepoli che seguono Gesù. Discepoli che si lasciano spingere dal dono della Spirito, quel dono immenso che ci è stato promesso. Quello Spirito che ci rimette i piedi. Il Signore ci mette accanto fratelli e sorelle per sostenerci e crescere nell’amore. Facciamo spazio all’altro, non escludiamo nessuno, possiamo cogliere nelle parole di chi ci sta accanto o nei suoi gesti, quanto il Signore ci sta dicendo.

Ecco l’interrogativo: saremo in grado di essere una Chiesa sinodale di ascoltare anche quelli che sembrano andare per altre strade? Superiamo la distinzione da giusti e cattivi santi e peccatori, siamo tutti figli amati”.

Mons. Francesco Alfano, nel corso dell’omelia di sabato 27 maggio 2023.