Processione di San Catello

La processione di San Catello, patrono di Castellammare di Stabia, suscita da sempre un grande interesse e una notevole partecipazione di popolo.
“Abbiamo pensato, sentito anche il parere dei portatori della statua e valutata la partecipazione del clero e delle comunità religiose negli ultimi anni, di regolare le due processioni di gennaio e di maggio – chiarisce il vicario zonale, don Michele Di Martino -.
La decisione, a cui ha dato il suo assenso l’Arcivescovo, è scaturita soprattutto dalla volontà di favorire un decoroso svolgimento delle processioni, la partecipazione del popolo alle celebrazioni eucaristiche domenicali e del clero e delle comunità religiose, delle associazioni e dei movimenti alle processioni stesse”.
Pertanto, la processione del mese di gennaio si svolgerà di mattina e attraverserà le strade del Centro Antico, sostando ai Cantieri navali e si concluderà in Concattedrale; quella di maggio (quest’anno domenica 12), invece, si svolgerà di pomeriggio.
Partirà da piazza Giovanni XXTII alle ore 18.30 e attraverserà via Sarnelli, piazza Monumento, via San Maria dell’ Orto, via Roma, piazza Spartaco, via Rispoli, piazza Matteotti, corso Vittorio Emanuele, Concattedrale.
A conclusione della processione, ci sarà la concelebrazione eucaristica. “È opportuno partecipare tutti, omettendo le celebrazioni vespertine”, ricorda don Di Martino.
 
Come spiega in modo chiaro l’Arcivescovo di Sorrento-Castellammare di Stabia, mons. Francesco Alfano, in merito al cambio di orario e di percorso nella processione di maggio di San Catello, si tratta di “una scelta pastorale”. “Una celebrazione mattutina domenicale che occupa tutta la mattina, com’era finora la processione di maggio, mette in difficoltà le comunità parrocchiali che non possono partecipare – sottolinea mons. Alfano -. Per questo motivo, si è pensato di unirla a una celebrazione eucaristica, riprendendo una usanza che già c’era in passato. Oltre tutto celebrare di sera la processione e la messa favorisce la partecipazione”.
Il Presule evidenzia: “Di fronte a queste motivazioni di natura pastorale e alla doppia processione di gennaio e maggio e visto che sono stati d’accordo anche i portatori, oltre che le comunità parrocchiali e i parroci, ho incoraggiato una partecipazione che fosse liturgicamente motivata,
perché con questa nuova collocazione oraria si può curare di più la processione”.
A gennaio, invece, resterà il percorso tradizionale, con la sosta ai Cantieri Navali. “In questo modo, vogliamo dare attenzione, nelle due processioni, a tutta la città, con la partecipazione di tutti, senza escludere nessuno – evidenzia l’Arcivescovo -. Teniamo presenti, comunque, tutti i problemi, ora come in altri momenti”.
Il Presule, perciò, conclude ribadendo: “La Chiesa è attenta e sensibile a tutti i problemi e li porta in preghiera anche nel giorno della processione”.