Qualsiasi cosa Lui vi dica, fatela (Gv2,5)

Riflessione sul tema della XXIV Giornata Mondiale della Malato - Curia Arcivescovile - 3 febbraio 2016

L’icona evangelica delle Nozze di Cana ha accompagnato questo incontro, e ha consentito una riflessione agile e concreta, fortemente ancorata allo stile e al metodo di Firenze e del nostro Convegno Diocesano.
Uscire, annunziare, abitare, educare, trasfigurare: nella terra della fragilità umana si  entra così.
E si entra in punta di piedi, come richiede l’amore e il rispetto verso il mistero dell’uomo, creatura fragile e bisognosa di relazioni buone.
In questo anno della Misericordia l’icona evangelica che Papa Francesco ci consegna è un invito ad una conversione piena, ad una fede autentica, certi che le nostre anfore, povere brocche piene fino all’orlo dell’acqua della nostra umanità fragile, possono essere presentate a Cristo, e trasfigurate, trasformate in vino buono.
Ci ha guidati nella riflessione il nostro Vicario Generale don Mario Cafiero, che ci ha invitati ad essere, come Maria, persone di fede e di profezia. La malattia e il dolore non sono scarto umano, non sono anfore vuote. Attraverso il servizio generoso di chi visita, ed abita, la stanza del dolore del fratello, tante anfore possono essere riempite fino all’orlo, e offerte allo sguardo misericordioso di Cristo.
Abbiamo infine presentato un power point, Salute e Parrocchia, che vuole esprimere il legame forte che c’è tra verità sull’uomo e verità sulla salute: e la Parrocchia è il luogo dove può essere proposto un itinerario di conoscenza della salute integrale, del corpo e dello spirito.
Questo piccolo sussidio viene offerto all’attenzione di quanti, in Parrocchia, sono vicini ai fragili.