Parrocchia Santa Maria di Galatea, Piano di Sorrento

“Sic Parvis Magna…”

Il Carnevale Mortorese: “da piccole cose arrivano grandi cose”

Quella di oggi non è altro che una favola moderna, di quelle in cui il finale è ben oltre le aspettative, oltre l’immaginazione dei protagonisti stessi. È la classica storia la cui morale può essere “la fortuna aiuta gli audaci”.

Se vi dicessi che un oratorio fondato da meno di 5 mesi, con meno di 15 inscritti, in poco più di 8 settimane ha organizzato una sfilata di carnevale che ha visto partecipare circa 1000 persone tra piazza, strade e campetto, voi ci credereste? Probabilmente no.

Ma vi sbagliereste, perché questo è proprio quello che è successo. È iniziato quasi tutto per caso: si parlava di creare qualcosa di artistico che coinvolgesse persone di ogni età. Una gara di carri ci sembrava fuori dalla nostra portata. Una caccia al tesoro in tema carnevalesco ci sembrava troppo banale. Una semplice sfilata avrebbe potuto facilmente sfociare in processione, quindi ci era parso noioso proporre unicamente questo.

Abbiamo fuso le tre idee in una “CACCIA ALLA SFILATA” in cui le squadre hanno dovuto sfruttare tutto il loro ingegno e la loro creatività per scegliere un tema, realizzare gli abiti, inventare coreografie per arricchire il percorso della filata (sfuggendo così dal rischio di annoiare con una semplice passeggiata per strada), costruire ogni qual tipo di carro, piccolo o grande che fosse, per avere punti bonus nel concorso. Temevamo che le troppe richieste potessero sfiduciare i papabili iscritti all’evento, quindi è stato tutto un “fate quel che potete”.

Si ragionava in piccolo puntando ad ottenere almeno due squadre inscritte; Si temeva il fallimento al punto tale da rinviare il momento della chiusura delle iscrizioni di ben venti giorni. Dopo poco più di una settimana dalla pubblicazione dell’evento, contavamo già tre squadre partecipante (cioè 60 persone circa). Questo elemento ci ha donato entusiasmo tanto che abbiamo cominciato a cercare collaborazioni per arricchire la sfilata.

All’alba della settimana seguente, le squadre iscritte arrivarono ad essere 5: contavamo più di 110 partecipanti e questo non poté altro che darci ulteriore forza per continuare a credere in questa impresa e cominciare a pensare in grande.

La svolta si ebbe quando alcuni tra gli organizzatori ebbero un incontro fortuito che unì le strade dell’Oratorio di Mortora con la realtà “carottese”, facendo in modo che questo progetto potesse ufficialmente spiegare le ali verso il successo grazie alla collaborazione del comune di Piano di Sorrento.

Iniziammo così a progettare una location colorata, ricca di palloncini e accogliente per le presentazioni delle squadre, giudicate da una giuria di eccezione i cui membri erano estranei ai partecipanti del concorso e, di fatti, hanno garantito la massima chiarezza nei giudizi emessi e nei premi assegnati. Questi ultimi, tra l’altro, sponsorizzati da negozi di Piano di Sorrento che hanno creduto nell’evento. Abbiamo chiamato un dj che ha saputo perfettamente intrattenere squadre e pubblico, per creare un momento di festa già da piazza della Repubblica.

Grazie a uno dei tanti preziosi consigli di don Rito, abbiamo convocato un presentatore d’eccezione che avrebbe saputo gestire qualsiasi tipo di situazione: quella prospettata dall’organizzazione era completamente distante dalla realtà dei fatti concretamente accaduti.

L’idea iniziale era quella di dedicare il giusto spazio alle squadre, con un pubblico che nelle aspettative contava poco più delle 100 persone: nessuno immaginava che mancava uno “0” ai  numeri reali che sono stati contati nella giornata del 3 marzo 2019 a Mortora.

Il grande successo ottenuto ha spaventato i tanti: la scaletta dell’evento ha subito profonde modifiche in corso d’opera a causa del fatto che nemmeno riuscivamo ad entrare nel campetto di Mortora vista la partecipazione in massa delle persone provenienti da tutta la penisola.

Tra caos e lacrime di gioia e di orgoglio, visto quello che eravamo stati capaci di creare, abbiamo concluso l’evento portando a termine tutti i punti previsti dallo spettacolo.

I giorni seguenti ci sono serviti per renderci conto di quanto fatto, della gratitudine della gente che chiedeva il bis per i giorni seguenti.

“SIC PARVIS MAGNA…” dalle piccole cose, dalle aspettative umili, dai grandi sacrifici, si arriva alle grandi, inaspettate, gratificanti cose.

di Chiara Aversa, Oratorio ANSPI di Mortora