Mons. Alfano: La tentazione si vince con la fede, la fiducia e la Parola di Dio.

Dal vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”».
Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».
Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano”; e anche: “Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «È stato detto: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».
Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.

Su questo passo del Vangelo, ci offre una riflessione, il nostro arcivescovo, mons. Francesco Alfano:

Gesù tentato nel deserto!

Ogni anno la Quaresima comincia così: la prima domenica ci presenta il Vangelo delle tentazioni, è Il primo passo di questo cammino penitenziale, di conversione verso la Pasqua.

Bisogna partire dalle tentazioni e chi di noi non le conosce, non deve fare ogni giorno i conti con le tentazioni, ma bisogna comprenderle bene le tentazioni e perciò guardiamo a Gesù, forse la cosa ci può lasciare anche un po’ sconcertati, imbarazzati anche Gesù è stato tentato?

Gli Evangelisti lo sottolineano e il Vangelo di Luca in modo particolare dice che Gesù fu spinto dallo Spirito nel deserto, quasi corrispondere allora al disegno di Dio, che il suo Figlio facendosi uomo, facesse la nostra esperienza fino in fondo in tutto, eccetto il peccato e la tentazione fa parte della nostra esperienza, la tentazione un bivio, si tratta di scegliere si è tentati di fare una scelta più comoda o si sceglie con maggiore forza e coraggio.

Ecco Gesù, che viene tentato nel deserto, dopo i quaranta giorni di silenzio, di preghiera, di ascolto del Signore nel ricordo degli ebrei del loro lungo cammino dei quaranta giorni o dei profeti dei quarant’anni del popolo e quaranta giorni che hanno vissuto e come li ha vissuti anche Gesù.

Ecco li nel deserto, adesso che viene tentato per la fame che ha – di che questa pietra diventi pane – è la prima insidia del maligno, che lo vuole ripiegare su se stesso facendo utilizzare il potere che ha solo per se. No Gesù risponde citando le scritture: “sta scritto che non si vive solo di pane” c’è qualcosa di più importante ancora, non disprezza il cibo Gesù, ma ricorda a se e a noi, che vale la pena impegnarsi per le cose materiali e ancora di più per quello che riempie il nostro spirito di gioia e di vita.

Il Diavolo lo tenta chiedendogli di prostrarsi ai suoi piedi “ti darò tutti i regni che ti ho fatto vedere sarai signore di tutta la terra” Gesù riconosce che solo Dio è Signore e non ci si deve prostrare al male, al maligno,  alle tentazioni quasi per ottenere un potere per se e sentirsi più importanti degli altri, una tentazione sottilissima e comune ci riguarda tutti anche nel piccolo.

Il diavolo lo porta lì a Gerusalemme sulla punta più alta del tempio e gli dice buttati giù, non per ucciderti, perché se tu ti butterai giù, lo sai il Signore tuo Dio ti proteggerà, sta scritto che non ti farà inciampare. È vero però sta scritto, anche, risponde Gesù, e da forza anche noi, non lo tentare il Signore tuo Dio, non provare Dio fidati di lui. Ecco la tentazione si vince così: con la fede, con la fiducia, con la parola di Dio, con la forza e la certezza che Dio è sempre con noi qualunque cosa ci accada.

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue sui cookie