Toc toc? Ci sei? O sei connesso? Questo il titolo del convegno che si è tenuto mercoledì 22 aprile all’Istituto Comprensivo Francesco Di Capua di Castellammare di Stabia. Liniziativa, promossa in collaborazione tra lIstituto scolastico, la Fondazione OIERMO, lAGE (Associazione Italiana Genitori Semigallia) e la LINK CAMPUS University of Malta ha coinvolto gli studenti della scuola secondaria di primo grado dellIstituto Di Capua e le loro famiglie cui sono stati somministrati dei questionari per indagare il rapporto tra le tecnologie digitali ed i loro giovani utilizzatori. Un campione limitato ma che ha restituito interessanti riflessioni sul mondo adolescenziale del nostro territorio e sul suo rapporto con i new media e i social network più diffusi.
Durante la manifestazione sono stati affrontati temi particolarmente interessanti: nuove strategie educative, i problemi giuridici legati ai reati su internet e le responsabilità dei genitori, i rischi circa la vulnerabilità della privacy.
Anche Mons. Alfano è intervenuto alla manifestazione richiamando lattenzione sui valori e sullimportanza della relazione tra le persone.
Di seguito sono presentati i risultati dei questionari raccolti nella Scuola Secondaria di Primo grado dellIstituto Comprensivo Francesco Di Capua; tali dati sono stati anche confrontati con quelli pervenuti da quattro scuole di pari grado di Senigallia (AN) da cui sono emerse alcune singolari differenze:
– la platea stabiese è molto più tecnologica di quella senigalliese;
– i genitori stabiesi usano molto più abitualmente facebook rispetto ai genitori marchigiani (forse una naturale e tecnologica trasformazione della nostra abitudine a frequentare il quartiere);
– i nostri ragazzi utilizzano meno, rispetto al dato pervenuto dalle Marche, i social network come strumento di studio ma preferiscono utilizzarlo prevalentemente per chattare;
– i genitori di Senigallia (55%) sono più rigidi quando i ragazzi siedono a tavola proibendo luso del cellulare;
– è emerso che noi stabiesi siamo più permissivi circa la presenza su facebook dei nostri ragazzi: il 20,75% a Senigallia proibisce liscrizione (rispetto al 13,5% di Castellammare) su FB e solo il 25,5 % di Senigallia da il permesso contro il 31,1 % di Castellammare.
In generale i questionari ci hanno anche detto che i genitori sono solo parzialmente consapevoli dei rischi di internet e che pertanto iniziative come quella realizzata sono necessarie a migliorare il proprio ruolo di responsabilità genitoriale.
Quello fatto è solo il primo passo: tutti gli attori che hanno partecipato si sono lasciati con limpegno a continuare a educare ed educarsi al tempo della rete.
di Orlando MORRA