Un Sì che fiorisce, ogni giorno: venti anni di Ordo Virginum

Un Sì che fiorisce, ogni giorno.

20 anni fa, Maria e Laura, portavano all’altare le loro lampade.
20 anni fa, Mons. Felice Cece accoglieva il loro proposito di verginità.
20 anni fa, poneva sulla loro mano sinistra una fede nuziale, consegnando loro la liturgia delle ore come segno e impegno di essere un unico battito del cuore con Cristo e la sua chiesa.

Venti anni fa nasceva l’Ordo virginum nella diocesi Sorrento – Castellammare di Stabia.

L’Ordo virginum, una forma di consacrazione così antica eppure ancora così poco conosciuta, nascosta nel grembo della chiesa finché Paolo VI non ne ha riportato in luce tutta la sua bellezza, promulgando il rito nel 1970.

E ancora oggi, coi suoi 20 anni in Diocesi (e 54 anni nel mondo) della vergine consacrata dell’Ordo virginum si sa solo quello che non è:

non è una suora,
non è una suora laica,
non è una monaca,
non è una sacrestana,
non è una zitella,
non è il vice del prete,
non è una segretaria.

Quello che so io è che sicuramente non è più solo per se stessa. La sua vita è per la chiesa, per la chiesa diocesana in particolare, nel gesto di mettere le sue mani in quelle del suo vescovo.

Sono altrettanto certa che è molto più che donna:

è figlia di un Dio che la riveste ogni giorno di grazia e dignità,
è sorella di tutti gli uomini e le donne che il Signore le pone accanto,
è madre di coloro che incrociano il suo cammino, quando ne raccoglie le gioie e i dolori, custodendoli,
è sposa dell’unico e solo amore della sua vita, che ha dato la sua vita per amore.

La vergine consacrata è Maria D’Amora, è Laura Martone, che 20 anni fa hanno pronunciato il loro eccomi dopo non poche difficoltà, aprendo un cammino all’inizio così fragile ma così luminoso.

La vergine consacrata è Brigida Ioviero che quest’anno festeggia il suo 13° anniversario.

E poi ci sono io, consacrata 10 anni dopo Brigida, a dimostrazione che questa forma di consacrazione, nata così timidamente nella nostra diocesi, è una realtà viva, feconda, che respira a ritmo dello Spirito Santo, e vibra d’amore pur nelle sfide quotidiane che affronta.

Non siamo sicuramente quattro sante, tra le cose che l’Ordo virginum non è. Ma siamo sicuramente quattro spose che con gioia hanno messo completamente e fiduciosamente la loro vita nelle mani dello sposo e cantano di gioia.

Domenica 21 aprile, nella parrocchia SS. Salvatore (Scanzano, Castellammare di Stabia) abbiamo celebrato questi 20 anni, rinnovando il nostro eccomi alla luce sempre calda e viva delle nostre lampade, ricordandoci di quanta tenerezza è capace il nostro Buon Pastore, di quanta cura e grazia ricolma il nostro cuore, di com’è bello camminare con i fratelli e le sorelle.

Per favore, continuate a pregate per noi, affinché la fede nuziale nella nostra mano sinistra sia sempre per noi segno di un Si che fiorisce, ogni giorno.

Antonietta Palummo, OV