Un sorriso ti cambia la vita

Oggi il nostro gruppo ha assaporato per la prima volta il vero significato della semplicità. Guardandoci intorno si notano subito le differenze: ciò che risalta maggiormente è il distacco tra le realtà.
Tirana è una città che cerca disperatamente di occidentalizzarsi; Durazzo, invece, è ancora un misto tra un centro in via di sviluppo e la “periferia” fatta ancora di ruderi, campi sterminati e strade non asfaltate. In città le persone sono diffidenti nei nostri confronti come noi verso loro. I bambini di periferia, invece, ti scaldano il cuore con un semplice sguardo. Non hanno nulla, non sono stati corrotti dall’odio del progresso anzi hanno ancora la capacità di stupirsi di tutto ciò che gli viene offerto. Basti pensare che si stampa sui loro volti un sorriso appagante pur usando oggetti che i nostri bambini non prendono proprio in considerazione come: una fune, un fazzoletto o una semplice scatola di colori.
La loro felicità si misura con balli di gruppo, matite, colla, forbici, un semplice bicchiere di coca-cola e una merendina al cioccolato.
È stato sorprendente testare come pur parlando due lingue completamente diverse ci sia stata intesa di sguardi e voglia di comunicare con i gesti e con i sorrisi.
 
Questa giornata è stata per me molto divertente anche se è stato difficile comunicare in modo normale. È proprio vero che questo campo non è fatto con lo scopo di dare noi agli altri ma sono questi bambini che mi hanno donato, in poche ore, una pace e un amore che non mi aspettavo. Ti senti come investita da un vagone di emozioni. Ti si stringe il cuore a vedere dove giocano, come vivono ma basta guardarli attentamente e notare nei loro occhi un luccichio che ti fa commuovere e dimenticare il tutto per concentrarsi solo sulla loro felicità.

 

Libera