18 Novembre 2024

Unità Pastorale 7: diamo inizio ad un nuovo anno di collaborazione

Domenica 10 Novembre noi operatori pastorali siamo stati chiamati dai nostri parroci ad un momento di unità interparrocchiale per celebrare un nuovo inizio di collaborazione e interazione con gli amici dell’Unità Pastorale Zona 7.

Verso le 16.30 ci siamo radunati nella Concattedrale e dopo una bellissima accoglienza che profumava dell’ottimo caffè preparato da Don Luigi Milano in persona, abbiamo iniziato tutti insieme con un breve momento di preghiera guidato da don Roberto Imparato ,con la lettura di 2 Corinzi 12,4-11 in cui l’apostolo delle genti afferma che ognuno di noi ha un carisma donatogli dallo Spirito percio’ bisogna mettere a disposizione questi doni per il bene della comunità.

Subito dopo ci siamo divisi per “Carismi” cioè in quattro gruppi che rispecchiavano le realta’ parrocchiali piu’ comuni e ogni gruppo ha avuto la sua guida spirituale :

Liturgia: Don Roberto Imparato

Catechesi: Don Luigi Milano

Carità: Don Antonio De Simone

Giovani e Sociale: Don Salvatore Abagnale

Nel gruppo Catechesi ,guidato da Don Luigi Milano,si è discusso di varie problematiche che si affrontano oggi con i bambini e don Luigi ha ribadito che bisogna evitare assolutamente di confondere la catechesi come un insegnamento scolastico .Le catechiste e i catechisti  che svolgono queste attività  sono volontari e spesso si  confrontano con realtà difficili presenti nella società quotidiana e che spesso ci trovano impreparati .Per tal motivo don Luigi ha insistito sull’importanza della formazione continua per i catechisti ed anche avere un’unica pianificazione  per tutti e tre gli anni di catechesi , che verrà realizzata negli incontri successivi con il contributo di tutti evitando naturalmente di proporre obiettivi che possano essere fraintesi con la realtà scolastica.

Nel Gruppo Liturgia si è potuto toccare con mano la diversità dei carismi ,perché ogni partecipante si occupava di un servizio diverso  (cantori,lettori,ministranti ) rivolto appunto alla Liturgia Eucaristica.Come già accennato Don Roberto Imparato ha guidato questo gruppo parlando delle diversità di celebrazione esistenti fra le varie parrocchie ma questo è un punto di partenza che porterà, con un buon lavoro , all’ unità liturgica. Inoltre ha insistito sull’importanza della pianificazione in una celebrazione eucaristica ,non si puo’ improvvisare  e non bisogna eccedere nelle troppe animazioni ma nemmeno celebrare una S.Messa anonima. Poi ha continuato che ogni operatore ha un suo ruolo che la Chiesa gli offre il quale  è fondamentale perché e’ questo ruolo che ci fa riconoscere come figli e fratelli fra di noi, inoltre gli operatori che si occupano della Liturgia della Parola hanno proposto di seguire un vero e proprio corso che li prepari ad  essere realmente consapevoli del ruolo di lettore .Infine don Roberto ha proposto che in ogni parrocchia possa nascere il Gruppo Liturgico ,una realtà formata da pochi operatori che responsabilmente si occuperanno di rendere la Liturgia un momento bello in cui chi partecipa se ne va arricchito .

Nel gruppo Carità guidato da don Antonio De Simone, c’ erano tutti i volontari Caritas e ognuno ha riferito brevemente la propria esperienza sul territorio  ,su un aspetto tutti sono stati d’accordo cioè che è necessario avere un’unica Caritas e un Unico Centro d’ascolto con la presenza di esperti che facciano da supporto ai volontari perché è necessario cambiare la mentalità delle persone che il Centro Caritas non è un distributore di pacchi ma è un importante realtà che supporta le famiglie in difficoltà in tutti i loro aspetti e non solo per quello materiale.

Nel gruppo Giovani e Sociale guidato da Don Salvatore Abagnale con la partecipazione di Don Antonino Gargiulo,, dopo il giro di conoscenze iniziali,si è chiesto agli operatori pastorali come la Chiesa puo’ avere un ruolo piu’ incisivo nella società e quindi se loro si sentono parte delle decisioni per il sociale oppure no. L’incontro è stato incentrato soprattutto su come la Chiesa si puo’ avvicinare ai giovani e renderli protagonisti e inoltre, se anche la Chiesa fa bene ad usare i social come strumento di evangelizzazione e luogo di aggregazione giovanile. Le risposte sono state tutte affermative cioè che anche i social ,se usati nel modo giusto ,possono divenire uno dei tanti modi per poter far conoscere il messaggio evangelico ai giovani.

Dopo la fine dei laboratori ,tutti insieme abbiamo partecipato alla Santa Messa celebrata da S.E.Mons.Francesco Alfano che alla fine di essa ci ha chiesto di presentarci presso l’altare Maggiore per darci la Benedizione e inviarci a mettere in realtà i carismi che lo Spirito ci ha donato.

                                                                                                                                                    Francesca Tramparulo

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