Uscita fraterna del clero a Capua e Sant’Angelo in Formis

È diventata ormai una tradizione che il clero della nostra diocesi, nel tempo di quaresima esca insieme al suo pastore, verso un luogo significativo nella storia ecclesiale del territorio, con l’intento di ravvivare la gioia di camminare insieme e condividere la passione dei discepoli alla scuola del Maestro .

Quest’anno la meta è stata Capua e Sant’Angelo in formis, luoghi che raccontano storie sacre, capaci di suscitare meraviglia, contemplazione e preghiera.

A guidarci nel percorso abbiamo trovato oltre all’arcivescovo di Capua: mons. Salvatore Visco, Don Francesco Duonnolo, che con vera competenza ci ha illustrato la storia ed i messaggi pittorici nascosti nella stupenda basilica benedettina di Sant’Angelo in formis, che sono segno di una bellezza “divina”.

Dalla essenzialità del linguaggio figurato «tutti hanno colto l’importanza della cura interiore e in particolare, dell’amicizia con il Signore, da  cui sgorga una passione grata e generosa per il popolo di Dio e una matura capacità di stare tra la gente».

Nel corso di questa bella giornata di fraternità,  più volte il vescovo ha esortato i presenti alla fedeltà della missione ricevuta e alla sua efficacia: “Non bastiamo a noi stessi, non possiamo vedere nell’altro un estraneo o addirittura un concorrente, ma abbiamo bisogno di rapporti veri e profondi, che alimentino la nostra dimensione affettiva e sociale. Ci presentiamo dunque così nell’esercizio del nostro ministero: non come padroni della fede dei fratelli ma come collaboratori della gioia di tutti!”

di Maurizio Longobardi