Veglia di Pasqua

Dopo il tempo del silenzio che si osserva il Sabato Santo, arriva il tempo della gioia e del canto: Cristo è risorto. Ieri sera, in cattedrale a Sorrento, la Veglia pasquale presieduta dall’arcivescovo, mons. Francesco Alfano. Sul sagrato è cominciata con la Liturgia della Luce: è stato acceso il fuoco e preparato il cero, poi la processione, con il cero pasquale acceso, lungo la navata della cattedrale, poco illuminata. Al cero pasquale i fedeli hanno acceso le loro candeline. Poi il canto dell’Exultet ha annunciato il Cristo Risorto. Le candele si sono spente e sono iniziate le sette letture dell’Antico Testamento (due dalla Genesi, una dell’Esodo, due dal libro del profeta Isaia, una dal libro del profeta Baruc e una dal libro del profeta di Ezechiele, con altrettanti salmi). Il canto del Gloria, accompagnato dal suono delle campane, è stato seguito dalla lettera di San Paolo apostolo ai romani e un ulteriore salmo. Finalmente il canto dell’Alleluia e la proclamazione del Vangelo.

“Vegliamo in questa notte perché la gioia è grande. Il mistero – ha detto il presule – ci sovrasta. Come facciamo a spiegare quello che è accaduto stanotte? Non riusciamo a spiegare quello che è successo. È l’opera mirabile di Dio”. Sì, “solo Dio può fare questo. Gesù non è un morto che è tornato a vivere per poi di nuovo morire. Gesù ha sconfitto la morte”.

“Dio – ha spiegato mons. Alfano – è venuto nella nostra vita per sanare le nostre piaghe”. Perché la vita non sempre è come vorremmo e il dolore è una sua componente”. Ma le donne che vanno al sepolcro la mattina dopo il sabato cosa vedono? “Niente – ha sottolineato il presule -. Hanno visto la pietra rotolata e nessuno nel sepolcro. Il messaggero del Signore porta, però, un annuncio sconvolgente: Dio è passato nel regno dei morti e l’ha distrutto”. Poi l’angelo dice alle donne: “Non abbiate paura, dovete più piangere perché Gesù è risorto dai morti e vi precede in Galilea”. Abbandonato in fretta il sepolcro, le donne corsero a dire la buona notizia ai discepoli. Sulla via Gesù venne loro incontro e di nuovo le incoraggiò: “Non temete, andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno”.

Ecco l’invito: “Andare a cercare il Signore tra quelli che lottano per la giustizia e la pace, tra i poveri, i dimenticati – ha chiarito l’arcivescovo -. Egli è risorto. A chi accetta questa notizia come la notizia più vera del mondo vedrà cambiata la sua vita”. Infatti, “chi crede è nutrito di questa vita nuova e part4ecipa della risurrezione di Cristo. Noi speriamo perché c’è Cristo, il Risorto, in mezzo a noi”. E questo ci dà una forza speciale: “Possiamo annunciare il Signore a tutto il mondo con l’amore, fino al dono della stessa vita. Amen Alleluia”.

Durante la veglia pasquale mons. Alfano ha asperso i fedeli con l’acqua che ha benedetto. Inoltre, sono stati battezzati anche tre bambini: Matteo, Alberto Vincenzo e Leonardo.

 

di Gigliola ALFARO