Zone pastorali in ripresa

Come programmato nelle Linee Pastorali per quest’’anno, negli ultimi giorni di giugno (tra il 21 e il 26) si sono tenuti gli incontri zonali, ossia gli incontri tra i Consigli delle Unità Pastorali (UP) afferenti a ciascuna delle quattro zone Pastorali.

Lo scopo di vivere un momento di comunione tra UP della stessa zona e di celebrare il lavoro svolto e le scelte compiute in ciascuna UP affidando al Signore gli impegni presi, è stato certamente raggiunto!
Da ogni zona sono venuti segni di vita e, anche se i battiti sono ancora deboli e le difficoltà, pur diversificate, sono presenti un po’ ovunque, è stato bello vedere negli occhi di tutti il desiderio di incontrarsi, di raccontare ed anche confrontarsi su ciò che ci sta a cuore: il bene delle nostre comunità ecclesiali e di ogni uomo che condivide con noi la casa comune.
Riportiamo qui una breve sintesi degli incontri di zona, come raccontata dai Vicari Zonali al Consiglio Pastorale Diocesano di sabato 27 giugno.
Don Salvatore Starace comunica che le UP della Zona 1 sono per lo più in fase di assestamento a causa degli ultimi  cambiamenti di parroci e coordinatori. Anche se ciò ha provocato qualche colpo di freno ai lavori nelle UP, il percorso formativo missionario è stato sviluppato comunque, con serietà ed impegno, utilizzando stili e modalità diverse; si è evidenziata qualche fatica verso un lavoro diocesano e di unità, anche per gli ovvi problemi logistici degli abitanti dell’isola di Capri, il che fa sentire ancor più la necessità di essere uniti e collaborare a livello di zona pastorale!
Filo conduttore comune nel lavoro di tutte le UP della zona 1, secondo don Salvatore, è stata la Caritas interparrocchiale, sia come attenzione alla formazione sia come opere concrete. Sono emersi i limiti attuali che la Caritas deve affrontare: le tante nuove forme di povertà, che non sempre riusciamo ad individuare e a cui non siamo preparati; in particolare emerge una povertà morale, effetto negativo del turismo, che mina soprattutto la famiglia, poiché, da una parte, col turismo si fa largo un modo illusorio di vedere la realtà e, dall’’altra, le forme e gli orari di lavoro utilizzati nei mesi estivi spesso danneggiano e mortificano i legami familiari, così come impediscono la partecipazione ecclesiale. Per tal motivo occorre avere un’apertura nuova ed un’attenzione pastorale particolare, poiché il turismo porta ricchezza e benessere, ma anche tanto malessere.
Si è evidenziata la necessità di lavorare insieme collaborando per la formazione degli operatori pastorali a tutti i livelli ed affrontando l’urgenza di una adeguata pastorale familiare.
Don Francesco Guadagnuolo comunica che l’incontro della Zona 2 è stato preparato dai coordinatori e delegati delle tre UP ed è stato vissuto nella comunione e nella preghiera. All’interno della preghiera del Vespro ci sono stati i racconti delle singole UP; in essi  è emerso che l’UP di Vico centro fatica a costituire il Consiglio, anche se comunque è riuscita a portare avanti il cammino formativo missionario, mentre nelle altre due UP i rispettivi Consigli hanno lavorato sia per preparare il percorso sia per preparare le sintesi conclusive. In ogni Up la scelta missionaria è stata la Testimonianza della Carità: in particolare l’UP di Vico centro, oltre all’impegno a costituire il Consiglio e ad incontrarsi per la programmazione, si è impegnata a trasformare la Caritas già esistente nella parrocchia di San Ciro in Caritas interparrocchiale; l’UP di Vico collina si è proposta di testimoniare la carità attraverso un Osservatorio interparrocchiale delle povertà, una rete di coordinamento e di formazione al volontariato, e l’istituzione di una Banca del Tempo; infine l’UP di Piano-S.Agnello-Meta si è proposta di migliorare i diversi servizi offerti dalla Caritas interparrocchiale già esistente ed inoltre di avviare una commissione per valutare, a scopo caritativo, la destinazione d’uso di alcune strutture religiose vuote presenti sul territorio e un’altra commissione per studiare ed impegnarsi a creare strutture e percorsi per dare lavoro a chi ne è privo.
Prima di concludere il Vespro, ogni unità ha presentato un segno della scelta fatta -rispettivamente un grembiule, un pezzo di pane, una clessidra- per chiedere al Signore di benedire e sostenere tutti gli operatori pastorali in questo impegno.
Per la Zona 3, don Michele Di Martino, data l’assenza del vicario zonale d. Antonino D’Esposito, comunica che c’è stato un positivo entusiasmo da parte degli operatori pastorali per il desiderio di incontro e di comunione presente in tanti; d’altra parte si è evidenziata anche una certa fatica nel mettere a fuoco il percorso e gli obiettivi ed avviare le necessarie conversioni pastorali. Nelle quattro UP ci sono ritmi, partecipazioni e accelerazioni diverse, dovuti anche alle diverse conformazioni delle parrocchie e delle UP.
Ogni Unità ha fatto delle diverse scelte a breve termine, mentre tutte hanno scelto la formazione degli operatori pastorali, da realizzarsi in tempi lunghi.
Don Vincenzo Gargiulo sintetizza dicendo che nella Zona 4 tutte le UP hanno posto l’accento su due attenzioni specifiche: la Caritas interparrocchiale e la Pastorale Familiare. Per la Liturgia, poi, segnala in particolare l’idea degli operatori pastorali di Lettere-Casola, che si impegnano a sperimentare una “liturgia in uscita”, prevedendo per esempio che alcuni tipi di celebrazioni vengano svolti nei quartieri, facendo ben attenzione, però, a non scadere nel cultualismo; inoltre, alcune unità, hanno scelto di costituire gruppi liturgici ed organizzare meglio le turnazioni dei corsi di preparazione ai sacramenti e dei relativi appuntamenti. Ulteriore impegno è stato quello di vivere meglio, laddove ci sono, i centri d’ascolto della Parola. In riferimento ai sacramenti le UP si sono soffermate soprattutto sull’offerta formativa, in particolare l’UP 15 intende porre una maggiore attenzione al sacramento del matrimonio, proponendo ai nubendi un percorso di formazione permanente che parta dalla preparazione al Sacramento e poi continui ad accompagnare, nel tempo, le giovani coppie.

Se intendete approfondire, vi invito a leggere le relazioni delle singole UP pubblicate su questo sito nella sezione “Percorsi di formazione missionaria nelle Unità pastorali…”

di Laura MARTONE, segretaria del Consiglio Pastorale Diocesano