Giovedì 7 novembre 2024, ore 7.30
Appuntamento di buon mattino presso la Concattedrale di Castellammare di Stabia. Presenti il Vescovo Don Franco, tre sacerdoti, un giovane scout ed una guida escursionistica. Come mai? Vi starete domandando. La risposta è semplice: per essere pellegrini di speranza!
Sì, proprio così. Nella bolla di indizione del Giubileo che Papa Francesco ha promulgato nel mese di maggio, tra i tanti rimandi del Papa, uno sottolineava l’importanza di riscoprire il “mettersi in cammino” non come turisti, ma come pellegrini. Come diocesi abbiamo accolto questo invito ed in collaborazione con quanti lo desiderano, stiamo realizzando “Il cammino di Sant’Antonino”. Un percorso che permetta a coloro che vorranno viverlo, di sentirsi non turisti nella nostra bella terra, ma pellegrini attraverso un cammino che sa tenere insieme fede, storia, cultura tradizione e natura.
Partiamo dalla Cappella di San Michele presso la chiesa madre di Castellammare di Stabia sotto la protezione del vescovo San Catello, arriviamo fino alla bellissima basilica di Pozzano dopo aver lambito le mura del meraviglioso castello stabiese per ricevere la calorosa accoglienza dei padri minimi ed affidare alla Madonna i passi dei pellegrini.
Dopo una breve sosta riprendiamo la strada verso Vico attraversando antiche stradine per ritrovarci al centro di Vico Equense e poi inerpicarci verso Arola attraversando il borgo di Fornacelle. Qui la chiesa di Sant’Antonino ci ha accolti per un terzo momento di preghiera, e dopo un buonissimo pranzo offertoci dal parroco, siamo scesi verso il piano della penisola lungo via Grottella: secondo la tradizione, la stessa strada percorsa da Sant’Antonino per raggiungere Sorrento mentre scendeva dal Monte Faito.
Raggiungiamo, un poco provati, la Basilica di San Michele a cui rivolgiamo la nostra ultima preghiera prima di raggiungere la Basilica di Sant’Antonino a Sorrento. Con le sue porte spalancate, è il rettore Don Luigi ad accoglierci: eccoci, primi pellegrini di speranza sulle orme del Santo Patrono. Al santo abate rivolgiamo l’ultima nostra preghiera e un grazie per questo giorno di fede, bellezza e fraternità.
Un cammino che speriamo presto di poter condividere con tanti altri…pellegrini di speranza.



















