Castellammare. Le parrocchie dialogano con il giudice Raffaele Sabato

Venerdì 9 Febbraio nella Parrocchia del Carmine si è tenuto l’incontro/confronto sul tema “Democrazia e Partecipazione un binomio inscindibile”. Questo è il secondo dei quattro incontri, organizzati per quest’anno dall’Equipe “Tutti chiamati a remare insieme”, nata dall’iniziativa del nostro Arcivescovo e dai parroci di Castellammare di scrivere una lettera alla città dopo lo scioglimento del Consiglio Comunale.

A condurre la riflessione il dott. Raffaele Sabato, già Consigliere della Suprema Corte di Cassazione ed attualmente Giudice per l’Italia della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Partendo da una lettura delle ragioni della crisi delle democrazie rappresentative, il relatore ha prospettato gli strumenti e le forme partecipative che la nostra Costituzione e le leggi prevedono, tra cui la trasparenza amministrativa e l’accesso civico, le azioni collettive, ecc., auspicando riforme adeguate per partiti (e sindacati) che tutelino la democrazia interna e ripensino l’accentramento della decisione sulle candidature, al fine di recuperare l’allontanamento e la sfiducia dei cittadini verso le istituzioni. Il relatore, richiamando i fondamenti teorici della partecipazione democratica, si è soffermato sulle teorie di John Rawls e di Jürgen Habermas, che in particolare propone che società e istituzioni si incontrino “entro procedure negoziate così da produrre una oggettiva affermazione della legittimità di entrambe secondo un riconoscimento reciproco che supera la storica separatezza tra due entità già considerate come mondi a sé”. Il concetto che ne deriva è quello di democrazia deliberativa”. Tuttavia, ha avvertito il relatore, è necessario che, affinché la partecipazione dei cittadini ai processi decisionali pubblici sia effettiva, è necessario potenziare la comunicazione e l’informazione per garantire la libera autodeterminazione dei partecipanti. In questo campo grande parte ha l’educazione alla cittadinanza, la mediazione culturale e l’“educazione o formazione alla partecipazione”.

Il dott. Sabato ha poi sottolineato che anche la dottrina sociale della chiesa – specie con le ultime encicliche di Papa Francesco – ritiene che “la partecipazione è un dovere da esercitare consapevolmente da parte di tutti, in modo responsabile e in vista del bene comune, in ambiti quali il mondo del lavoro e le attività economiche nelle loro dinamiche interne, l’informazione e la cultura e, in massimo grado, la vita sociale e politica fino ai livelli più alti.

Passando dalla prospettiva internazionale a quella locale, ha concluso il dott. Sabato, valgono sempre gli stessi criteri per l’edificazione di una comunità (internazionale o locale) solidale, ciò di cui è più che attuale l’esigenza.

Il dibattito si è chiuso, con la sollecitazione del nostro Arcivescovo ad approfondire e studiare l’architettura della nostra Costituzione ricordata dal dott. Sabato, tenendo presente che per il bene della nostra città è indispensabile promuovere azioni sia formative che concrete, capaci di farci superare scoraggiamento e sfiducia, per trovare insieme strumenti e modalità di partecipazione alla vita della città, alla luce della dottrina sociale della Chiesa, per giungere tutti insieme alla realizzazione del bene comune.

a cura dell’equipe “Insieme per il sociale”