Celebrare la Vita: Rendere grazie per l’incontro con l’altro!

La veglia per la vita, celebrata lo scorso 4 febbraio nell’unità pastorale di Sorrento, ci ha visto più consapevoli che celebrare la vita significa innanzitutto rendere grazie per l’incontro con l’altro. Gli incontri sono sempre una ricchezza e ne abbiamo fatto una gioiosa esperienza nell’ascolto delle varie testimonianze di vita che le stagioni della nostra esistenza terrena ci riservano. Dall’ incontro tra i nonni, che portano un bagaglio bellissimo di esperienze che trasmettono ai figli e ancor di più ai nipoti, nascono gioie bellissime. L’accoglienza della sofferenza di alcuni genitori ci ha insegnato il significato della gioia donata che trasforma e dona un sapore forte e vivo alla nostra vita. “Il dolore in sé non salva e non abbrutisce, il dolore diventa una possibilità di trasfigurazione e solo l’Amore può trasformarlo in un raggio di sole.” Questa mamma ci ha donato la certezza che l’AMORE c’è sempre anche quando si stenta a riconoscerlo presente nella nostra vita.
Vivere a volte può essere faticoso per tante famiglie che accolgono e vivono nelle difficoltà nella precarietà ma che proprio attraverso questa fatica colgono i frutti più preziosi per la costruzione del regno di Dio.
Durante la celebrazione attraverso le varie testimonianze abbiamo assistito alla crescita o meglio alla costruzione di un albero che ha simboleggiato proprio la paziente e faticosa crescita e costruzione del regno di Dio. Il nostro vescovo, durante la conclusione ci ha ricordato proprio questo “Il regno di Dio è qui in mezzo a noi, nella nostra chiesa, e noi rischiamo di non accorgerci che il piccolo seme posto in noi cresce e costruisce il regno pur in mezzo a tante difficoltà da cui nessuno è esente”.
Dobbiamo veramente rendere grazie soprattutto per il bel clima di collaborazione e unità che abbiamo potuto gustare già dalla preparazione della veglia e dal coinvolgimento dell’intera unità pastorale che ci hanno dato motivo, ancora una volta, di sperimentare la letizia che viene in dono dal servizio ai fratelli.
Il Servizio diocesano di Pastorale della Famiglia