Unità Pastorale 03 - Sorrento

Comunque… Grazia!

Appuntamenti preziosi per la nostra Comunità Sorrentina

Lo scorso giovedì 9 marzo si sono ritrovati i rappresentanti delle confraternite delle parrocchie della nostra Unità pastorale di Sorrento.
Un appuntamento inizialmente pensato come momento di riflessione e di meditazione sulla Quaresima per le confraternite della parrocchia della Cattedrale è stato provvidenzialmente “occupato” dalla equipe sinodale della nostra Diocesi per provocare e animare un confronto che aiuti ad allargare l’ASCOLTO della comunità in questa stagione di cammino sinodale.

Al netto di qualche deriva scontata e di un linguaggio troppo “ecclesialese” le domande che hanno smosso i “giri di ascolto” tra i partecipanti, anche grazie all’animazione di don Nino, Gianfranco e Francesco, hanno fatto emergere attese, bisogni, criticità raccolti dal nostro Vescovo che ha concluso il nostro incontro.
Sicuramente occorre riprendere il confronto, anche a prescindere dalle sollecitazioni che possono venire da questa provvidenziale stagione sinodale, perchè alcuni grandi temi non restino ancora grandi assenti nei nostri dibattiti, nelle nostre consuetudini, nei nostri riti e nelle nostre prassi.

Intanto la DONNA e il ruolo delle DONNE nella vita confraternale e nella comunità ecclesiale: come si può continuare ad escluderle oppure a riconoscere loro una presenza che non può diventare collaborazione fattiva anche nell’accesso ai ruoli di governo? Erano assenti le donne in quell’incontro e nel confronto, fatta eccezione per qualche rarissima eccezione, come restano assenti – per non dire escluse – da tanti momenti che scandiscono e ritmano la vita delle confraternite laicali. Eppure sotto la croce restano loro… solo loro e un innominato “discepolo amato”. Occorre veramente e senza indugi aprire gli occhi, l’intelligenza, il cuore…e le porte delle nostre chiese alla donna e alle donne riconoscendo che una vera rigenerazione della nostra vita ecclesiale può venire solo se la smettiamo di lasciarle fuori. Qualche segno nuovo e provvidenziale forse inizia a germinare in qualche sodalizio confraternale della nostra comunità, tentativo che non può che essere incoraggiato.
E poi era assente qualsiasi riferimento alla CITTÀ, alla nostra Sorrento, e alle povertà, contraddizioni e scelte che rendono sempre meno sostenibile la vivibilità e l’acceso ad alcuni servizi o bisogni essenziali e primari (per esempio la sanità e la casa): come può restare fuori tutto questo dalla vita delle nostre parrocchie e delle diverse aggregazioni e comunità che ne fanno parte? Come potremmo finalmente pensare ad un cammino in uscita che, diversamente da quello delle nostre processioni, parta da una chiesa per poi “restare in città”… piuttosto che rientrare ancora nel grembo caldo e rassicurante di un tempio? Quanto bene potrebbero fare le nostre comunità e le confraternite alla nostra Sorrento e in essa a chi vive particolari e sofferte condizioni di fragilità! Anche in questo ambito va riconosciuto che arrivano dalle confraternite e dalle stesse comunità parrocchiali segnali nuovi e rassicuranti; occorre osare di più, “per amore del nostro popolo” e della nostra città.

La nostra CITTÀ… appunto. Il secondo appuntamento, il 16 marzo scorso presso la parrocchia N.S. di Lourdes, ha visto insieme il Consiglio pastorale della nostra Unità pastorale e i rappresentanti di circa 15 associazioni laiche della nostra società civile, espressione di una cittadinanza attiva e operosa a tanti livelli: dal mondo del lavoro alle tematiche legate alla sanità, dalla cultura al mondo giovanile, dal volontariato al vasto orizzonte del turismo.

Come operatori pastorali delle nostre comunità, sacerdoti, religiose e laici, ci siamo messi in ascolto delle risposte che i presenti hanno dato a due domande: come vedono la Chiesa e in particolare la comunità ecclesiale sorrentina (parrocchie, comunità religiose, aggregazioni ecclesiali, confraternite, volontariato) le associazioni della città ? e quali sono i “nervi scoperti” della nostra città sui quali provare a camminare insieme (povertà, giovani, tutela dell’ambiente, pari opportunità, problema casa, turismo e sostenibilità, altro…) ?
Ricco, stimolante e speriamo proficuo il confronto, segnato intanto dal racconto del vissuto delle stesse associazioni e poi dalla messa a fuoco di alcune criticità sulle quali ci sentiamo chiamati a camminare insieme, o almeno a provarci.

In fondo è stata questa anche l’esperienza di un coordinamento che in questi anni ha fatto ritrovare insieme oltre 50 realtà del territorio, tra parrocchie e società civile, per provare a riflettere insieme sulla sanità pubblica in penisola sorrentina.
Ritrovarsi per risolvere problemi? L’esperienza, oltre alla fisiologia sociale, politica e istituzionale del nostro paese, ci insegna che la risposta risolutiva a determinate problematiche spetta alle istituzioni preposte (per esempio le carenze di personale negli ospedali). Il nostro ritrovarci può diventare semplicemente (e non è poco) uno stile, una sana abitudine, un necessario e continuo dialogo contro le derive autoreferenziali e individualistiche che disperdono e sprecano un patrimonio immenso fatto di umanità, dedizione e passione per la propria comunità. E può diventare anche voce autorevole e forte, se non lasciata al fiato corto di solisti improvvisati o volutamente lasciati soli, che può farsi ascoltare con maggiore efficacia anche da chi nelle istituzioni è chiamato a decidere, scegliere, fare…

Sarà proprio questo il motivo di un terzo appuntamento sinodale, dopo le festività pasquali, che vedrà insieme stavolta i parroci, i sacerdoti, le comunità religiose e il Consiglio pastorale della nostra Unità pastorale con i rappresentanti delle istituzioni della città: amministrazione comunale, forze dell’ordine, dirigenti scolastici, ec…

È il sinodo… il camminare insieme, che diventa un segno eloquente di un comune sentire: l’amore per questa terra e per le donne e gli uomini che la abitano.
Una compagnia necessaria, bella, desiderata….

Comunque Grazia!