Opera Diocesana Pellegrinaggi

Dal diario di don Franco: Lourdes, 9 ottobre 2019

Lourdes, 9 ottobre 2019   Ore 18.00

Giornata piovosa, secondo le previsioni. Dopo il gran caldo di ieri, ecco l’improvviso cambio di clima: succede spesso qui a Lourdes, a causa della particolare collocazione geografica della piccola cittadina ai piedi di Pirenei. Ma non possiamo dimenticare il cambiamento climatico che è sotto gli occhi di tutti e che tanto ci preoccupa, ora che anche le nuove generazioni sono scese ripetutamente in piazza in tutto il mondo per chiedere al mondo degli adulti di non stare più a guardare ma a decidersi finalmente ad agire, nonostante gli enormi ritardi accumulati con gravi responsabilità politiche dopo gli accorati appelli del mondo scientifico. Anche Papa Francesco ha fatto sentire con forza la sua voce: il Sinodo speciale sull’Amazzonia, che si sta celebrando in queste settimane in Vaticano, rimanda all’enciclica “Laudato si’” del 2015 nella quale il Papa lancia l’appello a credenti e non credenti per scelte coerenti ispirate a una impegnativa quanto urgente “ecologia integrale”.

Ed eccoci alla Messa internazionale, appuntamento centrale del nostro pellegrinaggio. Ci siamo radunati nella grande basilica sotterranea S. Pio X, insieme ai numerosi pellegrini italiani e ai tanti altri provenienti dai paesi europei e anche da altri continenti. Una vera esperienza di Chiesa universale: l’unità attorno all’Eucaristia ci ha fatto celebrare lo stesso mistero e vivere la comunione in Cristo da veri fratelli e sorelle. Le varie lingue nazionali usate nella liturgia, con la traduzione offerta a tutti attraverso i maxi schermi collocati ovunque, ci hanno permesso di pregare e cantare all’unisono, nella gioia della stessa fede. Ha presieduto la celebrazione il vescovo da poco nominato dal Santo Padre come suo delegato per Lourdes: l’attenzione alle necessità spirituali e pastorali del santuario devono ispirare sempre più tutte le scelte di questo straordinario  luogo di preghiera, che resta tra i più frequentati al mondo. La testimonianza di S. Bernadette rifulge per la sua semplicità disarmante e la sua povertà estrema. Risuonano nella sua vita le parole del Vangelo che sono proposte come tema dell’anno per tutti i pellegrini: “Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio”.

Nel pomeriggio i singoli gruppi di pellegrini sono stati impegnati con la catechesi sul tema dell’anno e la visita ai luoghi di Bernadette. Anche i volontari si sono radunati per riflettere insieme sulle tematiche della fede e approfondire il proprio rapporto con il Signore, che incontriamo nelle persone a cui offriamo il nostro servizio e che dobbiamo imparare a riconoscere, per poterlo amare con umiltà e gioia. Quanto entusiasmo ho riscontrato nei loro volti, ma anche il desiderio di crescere e la necessità di essere aiutati a capire… Sarà questo lo stile di una Chiesa che riconosce nei giovani non tanto i destinatari del suo annuncio di vita quanto i protagonisti del cambiamento di prospettiva nel fare del Vangelo uno stile gioioso di vita più che un proclama teorico e sterile? Pregheremo anche per questo nella fiaccolata che ci prepariamo a vivere stasera… nonostante la pioggia.

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