Don Paolo Anastasio: “Il Family UP è un dolce pretesto per stare insieme e ascoltare la Sua Parola”

PACE: è stata questa la parola chiave della quarta edizione del Family Up! E proprio su questa parola pare essere apposta rispuntato il sole dopo diversi giorni di pioggia battente che hanno messo in dubbio e mandato in ambasce gli organizzatori dell’evento. Complice dunque la primavera che è tornata a rifiorire, lo scorso sabato 4 maggio, centinaia di persone si sono ritrovate nella bucolica cornice della Valle dei Mulini a Gragnano (NA) per trascorre un lieto e festoso pomeriggio in uno dei luoghi simbolo della città, culla dell’arte bianca dove il tempo sembra essersi fermato. L’evento, organizzato dalle Parrocchie di Gragnano, con il patrocinio del Comune e la collaborazione delle associazioni territoriali, ha da sempre l’obiettivo di creare una rete di relazioni sul territorio e di vivere in famiglia un pomeriggio di cultura e animazione, mossi anche dalla voglia di ritrovare il volto della fede nei volti di chi ci cammina accanto.

«Il Family-Up è un dolcissimo pretesto, un’ottima scusa per ritrovarsi insieme, una passeggiata, qualcosina da mangiare e poi giocare con i bambini, imbrattarsi la faccia, scrivere dei ricordi su uno striscione…ma è un grande pretesto per un fine più alto: ascoltare una Parola, ascoltare la Parola» ha puntualizzato don Paolo Anastasio, parroco della parrocchia San Leone II che ha presieduto la celebrazione eucaristica in località La Forma con tutti i sacerdoti delle parrocchie gragnanesi.

Lungo il percorso palloncini, fiori, un simpatico point “Stop and Kiss” hanno accompagnato il cammino insieme a tanti cartelloni sulla pace ideati dai bambini della catechesi e dai ragazzi dei vari gruppi parrocchiali. Stands di animazione dedicati ai più piccoli mentre per gli adulti la possibilità di partecipare a visite guidate. Tra caffè, zucchero filato, dolci, granite e vari prodotti tipici che caratterizzano i diversi borghi del territorio gragnanese, non sono mancati spazi di convivialità e punti ristoro offerti a tutti i visitatori. Anche i volontari della Caritas cittadina e del gruppo della Comunità di Sant’Egidio non ha fatto mancare la loro partecipazione quale testimonianza della loro missione di servire i poveri e promuovere la carità.

Significativa la presenza del Gruppo Scout Gragnano 1 e 2 che con acqua e limone hanno “dato da bere agli assetati” in piena sintonia con uno dei loro obiettivi principali “dare da bere” a chi vuole camminare, a chi vuole giocare e stare insieme. Per gli Scouts inoltre è stata un’occasione importante e propizia questa del FamilyUp anche per festeggiare il 50° compleanno dell’AGESCI: infatti il 4 maggio del ‘74 gli scout dell’Asci e le guide dell’Agi confluivano in un’unica associazione – l’Agesci, guide e scout cattolici italiani – in cui la parola chiave oggi come allora è co-educazione tra ragazze e ragazzi. A percorrere l’antico sentiero anche Mons. Francesco Alfano, Arcivescovo della diocesi Sorrento Castellammare di Stabia, che si è intrattenuto per un momento di preghiera con i tanti fedeli radunati presso la grotta della Madonna di Lourdes, in località La Forma.

Tra natura e antichi mestieri, accompagnati da un delicato sottofondo musicale, FamilyUp – Uniti per la pace è dunque un autoritratto, un’istantanea della grande famiglia dell’umanità dove si cammina e si cresce insieme, dove si costruisce la pace accomunati da una tensione unica che tutela e salvaguarda il valore simbolico dei legami, siano essi familiari e sociali. Famiglia intesa anche come comunità educante nella quale continuare ad investire energie per cercare di trasformare i rapporti cristallizzati nel conflitto o nell’indifferenza reciproca in relazioni creative per le generazioni future, non destinate a perpetuarsi in modo ripetitivo ma aperte alla possibilità del nuovo.

«In questo tempo difficile, dove il mondo sta cambiando e gli scenari geopolitici mutano, noi siamo qui Signore per chiederti un aiuto…rivelaci il segreto, una chiave con cui entrare nel futuro…e lui lo fa con un comandamento “che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi...” » conclude don Paolo.

a cura di Ilaria Verderame